Blue Monday: consigli per affrontare il giorno più triste dell’anno

Lunedì 20 gennaio è il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell'anno. Cosa fare per affrontare al meglio questa giornata?

Il Blue Monday, o giorno più triste dell’anno, è ‘entrato’ nel nostro calendario da circa 15 anni. Si tratta di una giornata in cui la malinconia prende il sopravvento e rende difficile anche l’attività più semplice. Secondo uno studio recente pare che, proprio in questo periodo, siano aumentate le assenze dal posto di lavoro. Quali sono i consigli per affrontare al meglio il Blue Monday?

Blue Monday: il giorno più triste

Il Blue Monday è nato nel 2005 da uno ‘studio’ condotto da Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff. Insieme ad un gruppo di ricercatori, lo studioso ha identificato il terzo lunedì di gennaio come quello più triste di tutto l’anno. Anche se ad oggi non c’è nessun riscontro scientifico che dimostra la veridicità della teoria di Arnall, ci sono alcuni fattori che vanno ad avvalorare il Blue Monday. La Dottoressa Pamela Busonero, psicologa di Top Doctors, ha dichiarato: “Sebbene nessuna ricerca scientifica fino ad oggi dimostri questa teoria, ad influenzare il nostro umore potrebbero essere diversi fattori: le condizioni meteo (spesso sfavorevoli), la mancanza di luce solare, il nostro conto corrente (che probabilmente è andato giù dopo le spese natalizie), i buoni propositi che la maggior parte di noi fa a fine anno ma che probabilmente faticano a partire, e molto altro ancora”. A rendere il terzo lunedì di gennaio il giorno più triste dell’anno ci sarebbero, quindi, diversi fattori. La Busonero, però, ci tiene a sottolineare che in questa giornata “si amplifica qualcosa che dentro di noi è già presente”. In altre parole, la malinconia che magari è nata in noi nel resto dell’anno trova l’apice proprio nel Blue Monday. Ci sono comunque dei consigli per affrontare questa giornata al meglio ed evitare che la tristezza prenda il sopravvento.

I consigli

Quest’anno il Blue Monday è fissato per il 20 gennaio e, così come avviene ormai da tempo, i social si riempiranno di post dedicati alla tristezza. Quali sono i consigli per affrontare al meglio questa giornata? Si sa, il buongiorno si vede dal mattino, per cui il primo passo da compiere riguarda proprio il risveglio. Facciamo colazione con qualcosa che ci piace particolarmente e che può darci la carica giusta. Siamo a dieta? No problem, uno sgarro non ha mai ucciso nessuno. Al massimo, per sentirci meno in colpa, possiamo abbinare un po’ di sport. L’attività fisica è una vera e propria medicina, sia per il corpo che per la mente. Anche se non siamo fan di palestre & Co, basta una semplice passeggiata per scaricare la tensione fisica e recuperare il sorriso. Adesso arriviamo al capitolo lavoro. Prendere una giornata di ferie perché siamo tristi non è ‘cosa buona e giusta’, per cui dobbiamo cercare di rendere un po’ più piacevole anche ‘il dovere’. Se avete un animale domestico e il vostro capo è ‘pet friendly’, una buona idea è quella di portare l’amico a 4 zampe a lavoro. Se questa dovesse essere una opzione impossibile, possiamo pensare di trascorrere con i pelosetti il doppio del tempo che di solito dedichiamo loro prima di andare a lavoro. La pet therapy è perfetta per ogni occasione e, soprattutto, ogni età. Il passo successivo è quello di circondarsi di persone positive, che ci facciano ridere e che siano portatrici sane di spensieratezza. Infine, concedetevi del tempo solo per voi. Che abbiate a disposizione dieci minuti, un’ora o mezza giornata poco conta: in questo tempo dovete dedicarvi solo ed esclusivamente a qualcosa che vi fa star bene. Insomma, il Blue Monday è un giorno come tanti ma con un pizzico di tristezza in più. Ovviamente, se il vostro malessere dovesse essere più profondo e continuo, è necessario provvedere con un percorso psicologico di supporto. In questo caso, scegliere un aiuto specifico vi permetterà di ritrovare la serenità persa e, con il passare del tempo, vi renderete conto che è stato il regalo più grande che avreste mai potuto farvi.

Scritto da Fabrizia Volponi

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