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“I migliori, sono i blush in stick“. Nessuno di voi, probabilmente, tra un tutorial make up e un video-consiglio della nota influencer, potrà dire di non essersi imbattuto almeno una volta in una simile affermazione. L’apprezzamento dei blush in stick supera ogni confine, un po’ per comodità un po’ per texture. Tuttavia, de gustibus non disputandum est e c’è chi lo preferisce nella sua “classic-version”: in polvere, con pennello annesso. Ma, per chi invece è incuriosito o (meglio ancora!) tentato dal blush in stick, quali sono i migliori? Quel è il loro ideale utilizzo?
Blush in stick: tutte pazze per il “tocco di colore”
Un tocco di colore nelle guanciotte, ed è fatta. Applicando il blush si ha proprio la sensazione di aver abbellito, acceso, colorato il proprio viso. Ebbene, parrà banale, ma la funzione del blush è proprio questa: arrossire, dall’inglese. Un prodotto, creato certamente con ingredienti differenti rispetto al passato, ma utilizzato sin dai tempi antichissimi. Le donne dell’Antico Egitto amavano truccarsi, ed in particolare, colorare le proprie guance con una tonalità che desse loro rossore. Ma non solo, le donne che dominavano gli after-dinner di sapienti filosofi, politici ed amministratori adoravano tinteggiarsi il volto con prodotti a base di gelsi e succo di barbabietole.
Anche noi, come le nostre antenate d’Egitto e della Grecia, ci ritroviamo a voler dare un tocco di colore al viso. Per questo, nella scelta del blush, un primo orientamento lo si deve avere fra le varie nuances o tonalità. Ne esistono di ogni, scale colore in palette professionalissime. Ma molte delle persone che realizzano il proprio make up quotidiano, professioniste non lo sono di certo! Ecco, dunque, qualche chicca sulla texture più adatta, su come si applica il blush, e sui criteri di scelta.
Ad ogni pelle il proprio blush
Partiamo col puntualizzare che le tipologie di blush variano non solo per colore e texture, ma anche per finish. Il blush in polvere si applica con pennello rotondo o angolato, il blush in crema con vari pennelli adatti. Il discrimine nella scelta fra blush in polvere o in crema solitamente è il proprio tipo di pelle. Infatti, se si ha una pelle tendente al grasso è consigliato utilizzare il blush in polvere. Mentre, se si ha una pelle secca è preferibile utilizzare il blush in crema.
Molto apprezzati sono i blush in stick, soprattutto per la loro praticità. I blush in stick si applicano direttamente dallo stick che ne contiene il prodotti e si sfumano, poi, con le dita. È importante dosare bene la quantità di blush che si applica sul viso, un passaggio che non richiede chissà quali attitudini scientifiche ma che si appella semplicemente al “buon senso”. Scherzi a parte, è sempre meglio evitare l’effetto guanciotte-rosse in stile Heidi ma cercare sempre di sfumarlo il meglio possibile.
Gli “ultimi” blush in stick: l’On-The-Glow della Pixi fra i migliori
A proposito di blush in stick tanto apprezzati, la Pixi Beauty ha lanciato il suo ultimo blush idratante in stick consigliato dagli esperti del settore. L’On-The-Glow della Pixi è un pratico blush idratante e multiuso in stick da stendere e sfumare con i polpastrelli. Oltre a garantire un finish assolutamente naturale, la particolarità dell’On-The-Glow risiede nei componenti con cui è stato realizzato: ginseng, aloe vera, estratti di frutta, vitamine ed anti-ossidanti. È un prodotto molto attento alla pelle con effetto equilibrante e rivitalizzante sulla stessa.
Lo si trova in tre varianti di colore e lo si può utilizzare in varie parti del viso. Infatti, chi ha mai detto che il blush è un prodotto soltanto per le guance? L’On-The-Glow applicato alle labbra confermerà l’opposto!