Argomenti trattati
Con l’uscita della serie Netflix “La regina degli scacchi”, Amazon ha visto una crescita improvvisa di vendite di scacchiere.
Anya Taylor-Joy è indubbiamente affascinante e ci fa sperare di assomigliarle almeno un minimo durante un partita, ma per scoprire come diventare davvero bravi bisogna conoscere chi ha fatto la storia. Scopriamo la vita di Bobby Fischer, il noto campione di scacchi americano.
Robert James Fischer, detto Bobby (Chicago, 9 marzo 1943 – Reykjavík, 17 gennaio 2008), è stato uno scacchista statunitense. All’età di sei anni impara da autodidatta a giocare a scacchi e si allena con la sorella, che cede nel giro di poco tempo in quanto nettamente inferiore.
La madre lo affianca dunque a Jack Collins, un istruttore di scacchi noto per la sua bravura.
Decide di provare a competere e nel 1956 arriva la prima vittoria con il campionato juniores americano.
Successivamente ottiene una vittoria che gli permette di qualificarsi al torneo internazionale e partecipare contro talenti del calibro di Samuel Reshevsky che non gli impediscono di portare a casa la vittoria a soli quindici anni.
Partecipa nuovamente al campionato americano vincendo con estrema facilità e replicando il successo per le otto volte consecutive. Partecipa nel 1958 alle selezioni per il suo primo campionato del mondo dove riesce a qualificarsi per il torneo.
Portata a casa la vittoria la critica fatica a credere alla bravura del ragazzo che ottiene risultati grandiosi da adolescente.
Durante la sua carriera è capitato anche che perdesse e le sue reazioni non sono state sempre contenute.
Durante la terza competizione mondiale accusa i sovietici di essersi accordati tra loro per non far vincere qualcuno che non fosse russo. Nel giro di poco tempo la notizia si diffonde nel mondo scacchistico e i si decide di offrire posti a più non sovietici possibili. Vuole ritirarsi dalla vita agonistica quando arriva l’incontro del secolo: la partita contro lo storico rivale Boris Spasskij. Fischer vince e porta a casa la sudata vittoria.
Fischer partecipa attivamente per migliorare il suo mondo. Nel 1988 presenta una pratica per ottenere il brevetto di un orologio digitale per scacchi. Fino a quel momento infatti era necessario compiere un certo numero di mosse entro un certo lasso di tempo. La sua innovazione vuole dare un periodo di tempo fissato all’inizio con una quantità aggiungibile a ogni mossa.
Inoltre nel 1996 esce la sua variante degli scacchi chiamata “Scacchi960” in cui si mescolano casualmente i pezzi della scacchiera. La posizione ottenuta determina le posizioni di partenza e il nome del gioco ricorda le configurazioni iniziali possibili. Il gioco ottiene un buon successo e si organizzano anche dei campionati che seguono questo schema.