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Quando si cerca di rimettere il pepe in una relazione il primo ambito che si passa in rassegna è la camera da letto.
Ora che non è più taboo il bondage si fa carico di questa responsabilità. Ma cos’è? E come praticarlo se si è alle prime armi e tra le mura domestiche?
Il bondage è la B di BDMS. Rientrano sotto questa categoria tutte quelle tecniche che implicano costrizione fisica e a volte l’inibizione sensoriale. Definirla come una pratica dalla finalità esclusivamente erotica sarebbe riduttivo. Le sue origini furono in Giappone, dove la valenza del bondage era per lo più artistica ed estetica.
Solo più tardi è stato caricato di quei valori erotici insiti nel desiderio umano di essere “dominati”.
Le principali tecniche del bondage sono diverse tra di loro, pur implicando in ogni caso sottomissione e intrecci di corde e nodi. Il light bondage prevede la legatura esclusiva di mani e piedi, lasciando una discreta libertà di movimento del resto del corpo. La mummification autorizza ad una legatura più totale, fino ad impedire qualsiasi movimento al soggetto legato.
Il collegamento implica il legare le parti del corpo con oggetti esterni. La suspension aggiunge ai complessi annodamenti anche la sospensione da terra della persona sottomessa. La separazione si basa sulla divaricazione delle parti del corpo; al suo opposto la restrizione modifica la consueta mobilità del corpo tramite costrizione forzata.
In alcuni casi viene inserito anche il controllo del respiro. Si chiama asfissia erotica o breath control ed è una pratica che per la sua particolarità e per le implicazioni che comporta viene considerata a parte rispetto al bondage vero e proprio.
Praticare bondage non è semplice come può sembrare. Non si improvvisa, né tanto meno basta acquistare i prodotti necessari al praticarlo. Non a caso prima ancora che di pratica erotica si parla di disciplina o arte. Come tutte le arti richiede dunque un’adeguata preparazione e addestramento. Esistono dei corsi e delle scuole in cui si può imparare a fare bondage per poi praticarlo in luoghi predisposti o anche semplicemente a casa propria.
Per chi invece è semplicemente incuriosito e non ha mai praticato, il consiglio migliore è quello di non esagerare e attenersi al principio base del bondage che è quello di legare/costringere, il soft-bondage. Basta usare la fantasia e usare ciò che già si ha a disposizione per legare mani e piedi del partner. O per legarlo alla testata del letto. O ancora stupirlo con un abbigliamento inusuale costruito già con lacci e fasciature apposta.
Nei sexy shop o online è possibile acquistare qualsiasi oggetto per praticare bondage. Sono dei veri e propri attrezzi del mestiere: corde, manette, collari, abbigliamento costrittivo… La scelta è veramente ampia, sia per tipologia di oggetti che per materiali di realizzazione.
Per chi è alle prime armi o desidera improvvisare con una sorpresa diversa dal solito è meglio lasciare gli “attrezzi del mestiere” ai professionisti. Manette di peluche, cravatte, foulard o nastri sono in grado di dare quel brivido legato alla costrizione e all’abbandono totale del controllo riducendo i rischi per la salute.