"Il mio contratto con Mediaset scadrà nel 2008. Che succederà dopo? Lavorerò a progetto senza legarmi in esclusiva a nessuna azienda. Certo, così rinuncio alla garanzia economica, ma, avendo un'idea, ho la possibilità di attuarla su più territori".
Questa la dichiarazione di Paolo Bonolis, che ormai non ce la fa più a seguire la logica della tv che stenta a rinnovarsi.
Sì, effettivamente, direte voi, non è che lui abbia messo tutte le proprie forze a disposizione delle due aziende concorrenti, visto che tutto ciò che è riuscito a partorire nel passato recente è una copia di Affari Tuoi chiamata Fattore C.
Tuttavia il sottoscritto crede nelle capacità del presentatore, e da sempre ha trovato Il senso della vita un programma che almeno, nel suo piccolo, ha preso una strada un po' diversa, coraggiosa e inusuale.
E poi vorrei per una volta credere alle parole di Bonolis, che dice di avere in cantiere almeno un paio di progetti che non sono molto in linea con le richieste di Mediaset e Rai; e non lo sono perchè troppo poco commerciali. Il pubblico non lo ha perdonato per la figuraccia di Fattore C? Non lo sopporta per il suo continuo spostarsi tra Mediaset e Rai? Non ha intenzione di seguirlo nelle sue peripezie televisive da primo della classe? Non sopporta il suo atteggiamento da profeta? Vedremo se cambierà idea.
Quello della televisione "alternativa" è sempre stato un pallino di Paolo Bonolis. Dal prossimo anno potremo vedere realmente quanto siano innovative le sue idee. C'è chi già in partenza non si fida del conduttore e delle sue idee che negli utlimi anni non hanno dato vita a capolavori indimenticabili. Io, invece, gli do fiducia a priori.
Perchè se Bonolis riuscisse realmente nel suo intento potrebbe anche dare il via alla tanto attesa era della sperimentazione televisiva, del coraggio televisivo. Lo seguirò, e già da ora lo appoggio. A parole, certo, nell'attesa di poter vedere concretamente cos'ha realmente in mente. Non credo infatti che le colpe degli insuccessi degli ultimi anni debbano ricadere esclusivamente su Bonolis.
La logica del mercato, e quella della pubblicità, ha indirettamente colpito tanti suoi progetti. Alcuni dei quali, validi, ne sono sicuro, sono chiusi in un cassetto; che sarebbe anche ora di aprire.