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La borsa nasce come un acessorio prettamente maschile, solo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 iniziano ad utilizzarla anche le donne, ed è solo dopo la seconda guerra mondiale che la borsa inizia ad essere considerata un vero e proprio gioiello: le sue dimensioni diminuiscono, così da poterle portare a mano o a tracolla.
A raccontare la storia di questo oggetto è il V&A (Victoria and Albert Museum) di Londra, che ospita una mostra di borse, dalle primissime mai create a quelle che hanno fatto la scuola della moda contemporanea. Per incuriosirvi, in questo articolo vogliamo parlarvi di quelle che sono considerate le borse più importanti.
Le prime borse utilizzate prettamente come vezzi iniziano ad apparire alla fine degli anni ’20 del 1900.
Come la Vanity case di Lacloche Frères datata 1926 circa, letteralmente un piccolo gioiello in oro, diamanti, madreperla e turchesi che poteva contenere solo piccoli oggetti come sigarette o trucchi e che le donne altolocate portavano a mano.
Per omaggiare i propri passeggeri durante il viaggio inaugurale del 29 maggio 1935, il transatlantico Normandie, considerata la nave più grande e veloce del mondo, regalò a quelli della prima classe una cluch bag che recava le forme della nave stessa, sui toni del nero e dell’argento, con una piccola ancora che faceva da decorazione. Si trattava di una borsa esclusiva, poiché venne venduta solo a bordo.
Era il 2014 quando la famosa rivista americana The New Yorker iniziò ad omaggiare i suoi abbonati con quesa tote bag. Dal 2019 queste borse sono considerate un simbolo di know-how culturale, ovvero il complesso di conoscenze ed esperienze di una persona.
Ci sono borse poi, che hanno fatto la storia anche per essere state indossate da vere e proprie icone del tempo. Come la borsa Bagonghi, di Roberta di Camerino, sfoggiata dalla Principessa Grace Kelly di Monaco durante un suo viaggio a Roma nel 1959. La particolarità di questa borsa è anche nella sua struttura in legno, creata dai produttori di gondole veneziane.
Tra le borse iconiche non possiamo non citare la prima Birkin Bag in assoluto di Hermès, creata da Jean-Louis Sumas, amministratore delegato del brand, per l’attrice e cantante Jane Birkin. A differenziarla da tutte le altre borse create dopo, oltre alle sue iniziali “J. B.”, è la tracolla. Ma allora Jane Birkin aveva deciso di aggiungerci un tocco personale con alcuni adesivi i cui residui si possono notare ancora oggi.
Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, tra le così dette “It bag” più ricercate c’era anche la Paddington di Chloé. Dal design morbido, i dettagli delle cuciture e il lucchetto come decorazione, per acquistare questa borsa bisognava inserirsi in una lunga lista d’attesa.
Le celebrità del tempo la adoravano, una su tutte, l’attrice Lindsay Lohan.
La Safety Pin ideata dallo stilista Gianni Versace nel 1994 è decorata con varie pin che recano la testa di Medusa, celebre logo del brand.
Anche il manico stesso è una grande pin. Si tratta di una delle borse dal design con più personalità della storia della moda e fu presentata in occasione della sfilata per la collezione primavera/estate di quell’anno.
La Bazar oversized shopper di Balenciaga fa parte della prima collezione di Demna Gvasalia per l’autunno/inverno 20016. Giocando con il proprio estro, lo stilista georgiano ha trasformato un oggetto quotidiano come può essere la classica borsa da mercato, in un oggetto trendy e di lusso.
La Regina Elisabetta II è da sempre esempio di rigore ed eleganza. Probabilmente è proprio a questi due aspetti che si è ispirato il brand Launer per la sua Traviata, nel 2020. Non a caso pare proprio che questa borsa sia la preferita dalla Regina. Il modello reale però, a differenza di quello in commercio, è fatto su misura per la sovrana d’Inghilterra e ha i manici più lunghi.