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Nella puntata del 12 aprile 2022 di Oggi è un altro giorno, Serena Bortone affronterà anche la delicata storia di Bryan Ceotto, un ragazzo giovanissimo che ha scelto i social network per raccontare il suo percorso di cambio sesso.
Ecco tutto quello che sappiamo in questo articolo.
Bryan Ceotto è un giovane ragazzo di 22 anni originario di Conegliano, in provincia di Treviso, studente all’università di Milano, che da ormai 9 mesi sta seguendo la terapia ormonale che gli consentirà di cambiare sesso, permettendogli così di vivere finalmente nel corpo maschile che ha sempre sognato per sé.
Bryan infatti, come ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, è nato nel corpo di una femmina ma già alle elementari ha iniziato a manifestare segni di disagio nei confronti di tutti quei tremendi stereotipi inculcati dalla società in cui viviamo che dividono i bambini dalle bambine in base a ciò che si aspetta che facciano: giocare con i soldatini e le macchinine i primi e con le bambole e la cucina giocattolo le seconde, per esempio.
Passano anni in cui Bryan non si sente capito e in cui prova ad omologarsi agli altri, vestendosi anche in modo molto femminile, una sorta di esperimento che però non ha successo e risulta quasi una violenza verso la sua vera natura, perché Bryan si sente appunto Bryan, un ragazzo e quel corpo di donna non gli appartiene, non è davvero il suo.
La svolta però, sempre stando a quanto racconta il ragazzo nell’intervista, arriva grazie ad un professore e a un tema di italiano sulla musica in cui Bryan tira fuori tutto se stesso, letteralmente, concludendo anche le 3 ore di scritto firmandosi Bryan, quando tutti lo conoscevano con il suo nome da ragazza, un vero e proprio coming out che gli ha permesso di scaricare tutta l’ansia accumulata in anni e anni.
Successivamente lo ha detto anche alla madre e lo ha fatto tramite una lettera su Whatsapp a cui lei ha risposto che lo sapeva, perché in fondo una madre sa sempre, ma aspettava che fosse lui stesso a dirglielo. Con il padre invece, racconta Bryan, è stato più difficile del previsto. Non per una non accettazione della volontà del ragazzo, ma per la naturale paura che un padre protettivo prova per il proprio figlio.
Come dicevamo all’inizio dell’articolo, Ceotto ha deciso di raccontare la sua esperienza attraverso un canale molto amato dalle generazioni più giovani, quello appunto dei social network.
È infatti molto attivo su Instagram e TikTok dove condivide con i propri follower tutti i passaggi e i risultati della terapia.
Lo ha fatto, ha spiegato, perché “su Internet sono scritte un sacco di cavolate e le persone hanno ancora molti dubbi”. A scrivergli infatti sono persone che stanno affrontando il suo stesso percorso o anche chi invece, vorrebbe iniziarlo ma è pieno di paure o ancora genitori che vorrebbero aiutare il proprio figlio.