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Bud Spencer ha raggiunto la fama mondiale grazie alle sue interpretazioni nei film spaghetti-western in coppia con Terence Hill: ha ricevuto infatti anche un David di Donatello alla carriera nel 2010.
Non tutti sanno però che ha avuto grandi successi anche nel nuoto e nella pallanuoto, sport praticati prima del suo esordio nel mondo dello spettacolo.
Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, nasce nel 1929 a Napoli, nello stesso palazzo del filosofo e scrittore Luciano De Crescenzo. Durante la sua adolescenza, sono numerosi i trasferimenti da una parte all’altra del mondo a causa del lavoro del padre: infatti prima si spostano da Napoli a Roma, infine in Brasile.
Tornato in Italia, si appassiona al nuoto e partecipa a numerose gare: specialista nello stile libero e nelle staffette, viene chiamato anche nella Nazionale italiana nel 1949. Nei cento metri in stile libero è stato il primo italiano a raggiungere il record del tempo inferiore al minuto. Partecipa inoltre alle Olimpiadi e ai Giochi del Mediterraneo, in questi ultimi come pallanuotista nella Nazionale.
Viene poi notato, per il suo fisico robusto, dal mondo del cinema.
Esordisce con alcuni ruoli minori, ma il primo film da protagonista è “Dio perdona…Io no!” nel 1967, regia di Giuseppe Colizzi: è questa la prima pellicola in cui recita in coppia con Terence Hill, che conosce proprio sul set. Il grande successo di Bud Spencer e Terence Hill arriva nel 1970 con il film “Lo chiamavano Trinità…” e con il seguito “…continuavano a chiamarlo Trinità” del 1971: lo spaghetti-western diretto da E.
B. Clucher riscuote fama mondiale e un grande risultato al botteghino. I due diventano delle star del genere western all’italiana: recitano insieme in film culto quali “…altrimenti ci arrabbiamo!”; “I due superpiedi quasi piatti” e “Chi trova un amico trova un tesoro”.
Oltre al suo proficuo sodalizio con Terence Hill, Bud Spencer si cimentò in numerosi ruoli da solo: nel genere della commedia come la tetralogia di “Piedone”, diretta dal famoso regista Steno; nel thriller di Dario Argento per il film “4 mosche di velluto grigio” ma anche nella serie televisiva “Big Man” del 1988 e “I delitti del cuoco” nel 2010 (che sarà il suo ultimo lavoro in tv prima della morte).
Bud Spencer muore nel 2016 all’età di 86 anni nella sua abitazione a Roma, a causa di alcune complicanze sorte dopo una sua caduta accidentale in casa. I fans e gli amici gli hanno dato l’ultimo saluto cantando “Dune Buggy”, la colonna sonora del film “…altrimenti ci arrabbiamo!”.
In seguito al consiglio di adottare, per i film western, un nome “meno italiano” da inserire sulle locandine del film, Carlo Pedersoli scelse lo pseudonimo Bud Spencer.
Il nome Bud deriva dalla birra Budweiser mentre il cognome Spencer è ispirato all’attore Spencer Tracy. Conosceva ben sei lingue, ma nei film venne quasi sempre doppiato.
Bud Spencer sposò nel 1960 Maria Amato, figlia del produttore cinematografico e regista Giuseppe Amato. La coppia ha vissuto un amore lungo e molto affettuoso e ha avuto tre figli: Giuseppe, Cristiana e Diamante. Quest’ultima è diventata attrice come il padre, scegliendo il nome d’arte Diamy Spencer.