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Il caos creato da Morgan e Bugo nel corso del settantesimo Festival di Sanremo continua ad attirare l’attezione dei fan.
Sono molti, infatti, quelli che hanno visto in questa lite a suon di strofe una mossa per far schizzare il brano in cima alle classifiche. Qual è la verità? A parlare è Bugatti.
Mentre Morgan preferisce partecipare a diverse trasmissioni televisive per dare la sua versione dei fatti su quanto avvenuto al settantesimo Festival di Sanremo, Bugo ha scelto la via della carta stampata. Intervistato da La Stampa, Bugatti ha ammesso che sta vivendo questo periodo con estrema difficoltà.
Dall’abbandono del palco dell’Ariston non è passata nemmeno una settimana, ma Bugo è ancora molto provato. Ha ammesso: “Sono ancora turbato perché la conferenza stampa di Sanremo di sabato dove ho voluto spiegare a caldo le mie ragioni è stata una delle esperienze più difficili della mia vita. Ero partito per l’avventura sanremese con una felicità assoluta e l’avventura si è trasformata in un incubo. (…) Morgan poi va ospite in programmi tv e spara a zero su di me.
Spero che questa bufera passi presto perché sono devastato”. Bugatti, a differenza di Castoldi, non è abituato ad affrontare diatribe mediatiche e le varie accuse che l’ex amico gli rivolge pesano come un macigno. Cosa pensa dell’affermazione di Vittorio Sgarbi (“Sembra un cocainomane”) detta nell’ultima puntata di Live-Non è la D’Urso? Bugo ha ammesso: “Poi ha ritrattato e si è scusato; è giusto che l’abbia fatto perché si è reso conto che rischiava legalmente.
Ma sono cose che si dicono? Ho 46 anni, sono sposato e ho un bimbo e quando si apre la bocca bisogna essere responsabili. Io non ho mai offeso Morgan, figuriamoci se mi occupo di un signore che lo spalleggia parlando di cose che non esistono. Sono frasi che si commentano da sole”.
Sono molti quelli che si chiedono se quello che ormai è stato ribattezzato come il Bugo-Morgan gate sia un piano architettato a tavolino.
Bugatti ha voluto chiarire anche questo punto: “Se fosse così vorrei l’Oscar per la migliore interpretazione. Certo mi rendo conto che, pur senza aver architettato nulla, è stata la tempesta perfetta. Adesso la mia etichetta, la Mescal, dovrà pagare delle penali e ci saranno conseguenze economiche che non so quantificare ma non si parla di pochi euro. È tutto talmente incredibile che posso capire chi pensa al complotto: una bomba atomica come questa è incredibile.
Speriamo che almeno serva a far conoscere la mia musica, l’artista che sono stato e sono, compreso tutto il lavoro dietro il nuovo album”. Lo scorso venerdì, infatti, è uscito il suo nuovo disco intitolato ‘Cristian Bugatti‘ e lui spera che quanti lo hanno criticato abbiano modo di ascoltarlo e, magari, cambiare opinione.