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La Bulimia, altrimenti detta Bulimia nervosa, è un problema che affligge le adolescenti, le giovani donne ma anche quelle più adulte, fino a circa i 40 anni di età. Non è sempre facile diagnosticare questa malattia, anche perché tutte le patologie che hanno matrice psicologica, vengono spesso sottovalutate o addirittura negate e rifiutate, a causa di un senso di vergogna o smarrimento. Capire la natura del problema ed intervenire congiuntamente, con terapie psicologiche e mediche, è una combinazione sicuramente efficace. Quando però si può davvero parlare di bulimia? Come è possibile curarla? Ci sono manuali che possono darci consigli utili sull’argomento? Di seguito, proviamo a delineare tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Cos’è la bulimia nervosa
La bulimia è un disturbo del comportamento alimentare, le cui cause non sono correlate al cibo ma hanno una natura psicologica. Questo problema può affliggere le donne, ma anche gli uomini negli ultimi anni, in età compresa tra i 15 e i 40 anni. Il bulimico è quella persona che si fa attore di grandi assunzioni di cibo, seguite da sensi di colpa per le calorie ingerite, per poi arrivare ad attuare la conseguente neutralizzazione delle stesse. L’eliminazione di queste calorie può avvenire in due modi: tramite il vomito autoindotto dalla persona stessa quindi, oppure tramite l’uso di lassativi e diuretici, assunti in maniera eccessiva.
A ciò si possono aggiungere una dieta davvero molto restrittiva, un’attività fisica svolta fino allo strenuo delle forze e la negazione stessa del problema. Se prima questo disturbo riguardava solamente gli individui di sesso femminile, adesso anche gli uomini risultano essere coinvolti in questo circolo vizioso. Le statistiche infatti, indicano che gli uomini bulimici rappresentano al massimo l’1,4% mentre le donne, il 9,4%.
Una domanda molto frequente, su cui ancora si aprono grandi dibattiti, è: quali sono i fattori che causano la bulimia? Di base vi è sicuramente una percezione distorta del proprio corpo e della propria figura ma non fatevi ingannare. Il problema reale, infatti, non ha a che fare con lo specchio. L’incidenza dei fattori biologici, psicologici e ambientali invece, ha contorni ancora molto sfumati.
Per fattori biologici si intende una certa predisposizione genetica dell’individuo, che sembrerebbe essere influente nel determinare la malattia, ma tale teoria ha ancora diversi punti oscuri. I fattori psicologici invece, risultano essere il punto focale del discorso ma, ad essere sfumata, è la possibilità di stabilire una norma generale, poiché la situazione varia di caso in caso. Si può, tuttavia, riscontrare un comportamento ossessivo, stressato, depresso, marcato da bassa autostima, che caratterizza il “bulimico tipico”. Infine, i fattori ambientali, quali per esempio stress, attività sportiva eccessiva, cambiamenti anatomici dovuti alla pubertà, l’aver subito violenze ed altri, possono avere un certo peso nella questione.
Come curare la bulimia nervosa
Dopo aver chiarito meglio cosa si intenda per bulimia nervosa ed aver delineato le possibili cause, adesso proviamo ad analizzare meglio quali potrebbero essere le migliori terapie da seguire, per curare questa patologia controversa e complicata. Innanzitutto però, chi può diagnosticare la bulimia? Un team di specialisti, quali psichiatri, psicologici, dietologi ed esperti in disturbi del comportamento alimentare, sono le persone più adatte a cui chiedere consiglio e una diagnosi.
Non c’è una “ricetta” univoca e generale per affrontare la bulimia, però sicuramente si ha necessità di combinare più sfere insieme. In alcuni casi, può essere utile accostare alla psicoterapia, l’assunzione di alcuni farmaci antidepressivi. La psicoterapia per la bulimia si può divide in diversi trattamenti, tra cui il seguire una terapia cognitivo-comportamentale, una terapia interpersonale, come anche una terapia familiare.
I trattamenti farmacologici utilizzano i cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, ma ci sono, soprattutto all’inizio, problemi di dosaggio ed infatti gli psichiatri tendono a prescriverne dosi esigue, per poi aumentarne la quantità. Quando però un paziente può finalmente definirsi guarito dalla bulimia? Quando cambia le proprie abitudini alimentari, quando assume un atteggiamento sano nei confronti del cibo e quando risulta essere normopeso e non sottopeso, queste sono alcuni sintomi di guarigione.
“Terapia integrativa cognitivo-affettiva per bulimia nervosa. Manuale per il trattamento”
Questo è un validissimo manuale che presenta come un trattamento, sia dal punto di vista teorico che pratico ed esperenziale, possa essere efficace. Gli autori sono di Stephen A. Wonderlich , Carol B. Peterson, Tracey L. Smith.
In linea generale, la terapia per affrontare la bulimia nervosa si basa principalmente sulla sfera emozionale proprio perchè, come abbiamo già detto, tale patologia non è di natura alimentare ma psicologica. Il cibo non è altro che conseguenza di un disagio emotivo. E’ fondamentale che la persona interessata capisca la correlazione tra il suo stato emotivo e il suo disturbo così da poter attuare, in un secondo momento, il disinnesco delle abitudini insane.