Nell’era dei social network i siti e le app d’incontri non sono certo una novità.
E complice anche un periodo non proprio facile per tessere nuove relazioni, sono sempre più accettate a differenza di un tempo in cui erano considerate un argomento tabù. Ma tra tutte le nuove possibilità per conoscere le persone virtualmente, una in particolare si differenzia per un aspetto che riguarderebbe esclusivamente le donne. Scopriamo Bumble, cos’è e come funziona.
Bumble nasconde, dietro la sua nascita, quella che sembrerebbe essere la storia di una rivalsa.
A dare vita a questo progetto è stata infatti Whitney Wolfe Herd, in passato co-fondatrice proprio di Tinder.
L’imprenditrice ha lascito la compagnia nel 2014 in seguito ad una causa per molestie avviata contro la società e contro l’ex capo, anche ex compagno della Wolfe Heard. Whitney Wolfe Herd ha risposto a questo scandalo con Bumble, un’app d’incontri in cui, ad avere l’ultima parola sono le donne.
I modi per conoscere qualcuno virtualmente sono moltissimi, ma spesso non garantiscono totale sicurezza. Una volta contattati infatti, si ha la possibilità di fare una piacevole conoscenza, oppure di incappare nel fenomeno dello stalking.
A differenza delle altre app d’incontri, con Bumble ad avere l’ultima parola sono le donne, sono infatti loro a decidere se iniziare una conoscenza. Precisamente, una volta che l’uomo mostra dell’interesse verso di loro, sono le donne a decidere se avviare oppure no la conversazione in un arco di 24 ore, allo scadere delle quali scadranno anche le richieste ricevute.
Iscrizione e funzionamento sono molto simili a qualsiasi altra app d’incontri, ma un’altra differenza sostanziale sta nel fatto di poter fare “dietrofront”.
Tinder, per esempio, non permette di tornare indietro da un utente scartato, e per farlo ha un’altra piattaforma, “It’s Your Boo!”, lanciata ad Halloween 2020. Bumble dà invece la possibilità di recuperare il contatto.
Il potere è in mano alle donne, per Bumble, ma solo se si tratta di coppie eterosessuali. Se vi state chiedendo come funzioni Bumble in caso di coppie omosessuali, la riposta è presto detta. In questo caso specifico, entrambi gli iscritti possono decidere se avviare la chat con l’altro e approfondire la conoscenza reciproca. Bumble sembra quindi essere una piattaforma nata per proteggere le donne.
Per dare a loro la possibilità reale di far valere la propria volontà.