Siamo così arrivati alla fine del 2013, tra botti (pochi, si spera) e spumante (in gran quantità, ci si augura).
È il settimo anno consecutivo per questo blog e il terzo per il sottoscritto che, insieme alla collega Caterina Martucci, con occhio critico, una certa dose di ironia e un approccio privo di servilismo cerchiamo di condurvi nel periglioso mare dello showbusiness italiano e internazionale.
Come da tradizione alla fine dell’anno si stilano dei propositi per i prossimi 365 giorni, in genere disattesi ma sempre utili per definire obiettivi e possibili traguardi.
I più attenti tra voi avranno sicuramente notato che Spettacoli 2.0 si sta aprendo maggiormente alle realtà del teatro e dalla danza, e nel contempo – sembra una contraddizione ma tale non è – sta cercando di immergersi nell’oceano sconfinato del web.
Per il prossimo anno ci auguriamo alcune cose, disperando che possano avverarsi:
– che Miley Cyrus possa dare una ripulita alla propria immagine, magari lasciando da parte provocazioni antiche come l’uomo, per concentrarsi sulla propria vena artistica;
– che Barbara D’urso possa scomparire dai palinsesti di tutta Italia, poiché il pubblico televisivo ha un bisogno disperato di qualità, o se non altro di onestà intellettuale;
– che la stessa sorte possa arridere anche ai programmi di Maria De Filippi (come in effetti sembra possibile), magari sostituiti da format che si interessano davvero a persone comuni senza per forza ridicolizzarle;
– che ci si possa dimenticare di argomenti quali “X è gay“, “Y ha tradito X con Z“, oppure “N è incinta“, o che almeno li si possa trattare con la dovuta delicatezza, come in effetti succede (o sarebbe il caso succeda) anche nella vita reale;
– che il cinema italiano ritrovi una voce propria e che riesca a parlare del quotidiano senza appoggiarsi ai cliché più vieti; e nel caso siano necessarie tutte queste commedie, se non altro che facciano davvero ridere e non siano infestate da comici televisivi portati su grande schermo per far cassa senza un progetto solido alle spalle.
Nel caso tutto ciò non accada, come ampiamente pronosticabile, non ci amareggeremo: è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo!
Buon 2014!
Foto: Getty Images