Burnout è la parola che ha sostituito in tempi moderni la vecchia espressione esaurimento nervoso. Dietro la patina forse più glamour e attuale, i problemi che si generano dal burnout e dall’esaurimento nervoso sono sempre gli stessi ma, fortunatamente, oggi si pone una maggiore attenzione sulle loro conseguenze e soprattutto sulla loro prevenzione.
La definizione di burnout
Il burnout è la sensazione di esaurimento energetico che viene sperimentata sul posto di lavoro a causa della cattiva gestione di un certo carico di stress.
Naturalmente maggiore è lo stress che si deve gestire, maggiore è il rischio di soccombere al burnout. Vanno in burnout però anche quelle persone a cui sono affidate piccole responsabilità o piccoli incarichi a cui però non sono in grado di far fronte.
Il burnout genera mancanza di energia, incapacità a far fronte ai propri compiti e un diffuso senso di insoddisfazione e frustrazione.
I sintomi del burnout
La mancanza di energia o un troppo elevato livello di stress non si manifestano in tutte le persone alla stessa maniera. Nella maggior parte dei casi, infatti, si manifesta con sintomi differenti a seconda del tipo di persona e del ruolo che essa ricopre.
In linea generale i sintomi del burnout sono insonnia nervosa (è difficile prendere sonno nonostante l’enorme stanchezza), un nervosismo costante che in alcuni casi non viene scatenato da nulla in particolare, una insoddisfazione cronica che si avverte in tutti gli ambiti della propria vita, soprattutto in ambito lavorativo. A coronamento di questo difficile stato emotivo arriva la completa mancanza di energia e di iniziativa, la sensazione di essere sopraffatti da un carico di impegni e di aspettative altrui a cui non si hanno i mezzi per rispondere in maniera adeguata.
Prevenire e curare il burnout
L’aspetto peggiore del burnout è che chi si trova in questa situazione spesso non è in grado di staccare la spina nonostante il fatto che ne abbia disperatamente bisogno. Spesso non si riesce a smettere di lavorare, o di pulire la casa, o di organizzare gli impegni familiari anche se non si hanno più le forze per farlo.
L’unico modo sensato per reagire a questa situazione è delegare i propri compiti a qualcun altro e cominciare a praticare attività per se stessi, che servano a rimettere in comunicazione le persone con il loro vero io.
Esattamente come i sintomi, non ci sono rimedi per il burnout validi per tutti: un appassionato di arte potrebbe trovare giovamento nel visitare una mostra, un appassionato di cinema nel concedersi una serata da solo con un bel film e un enorme cesto di pop corn e così via.
Vale assolutamente per tutti però la necessità di prendersi cura del proprio corpo e soprattutto dei propri ritmi biologici. In genere infatti chi è in burnout mangia male, dorme poco, non fa attività fisica. Una delle panacee di tutti i mali, per quanto riguarda i problemi di salute mentale è avere una vita il più possibile ordinata e regolare, dormendo la quantità di ore necessaria a recuperare le forze, mangiando la quantità giusta di cibo a orari appropriati e soprattutto fare una leggera attività fisica per stimolare la produzione di serotonina.