Falsi miti sul burro: cosa sapere per un’alimentazione sana

Il burro fa davvero male? Ecco cosa sapere per un'alimentazione sana: tra falsi miti e realtà.

Il burro ha riconquistato popolarità sui social media, trasformandosi da alimento malvisto ad autentico superfood. Ma cosa si nasconde dietro questo cambiamento?

Burro e alimentazione: i nuovi trend social

Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione culinaria: il burro, un tempo considerato il nemico della salute, sta vivendo una rinascita inaspettata. Influencer e appassionati di cucina hanno iniziato a reinventarlo, accostandolo a trend innovativi che hanno catturato l’attenzione di milioni utenti su Instagram e TikTok. Le “butterboard” e il caffè al burro sono solo alcune delle tendenze che hanno spinto le persone a riscoprire questo ingrediente, utilizzandolo in modi sorprendenti. Le “butterboard” sono taglieri abbondantemente spalmati di burro e arricchiti con ingredienti vari, come aglio, miele, frutta e fiori eduli, da gustare con croccanti fette di pane. Ma non finisce qui: alcuni influencer hanno persino iniziato a consumare burro puro, presentandolo come valida alternativa agli snack energetici. Ma siamo certi che questi trend social siano davvero così salutari?

Burro e alimentazione: tra falsi miti e realtà

A chiarire le idee ci pensa Tanja Maxeiner, nutrizionista e health coach. «Il burro non è così dannoso per la salute come si è spesso sostenuto. La questione fondamentale è la quantità». Secondo l’esperta, la quantità consigliata non dovrebbe superare i 15-20 grammi di burro al giorno, preferendo oli vegetali di alta qualità come l’olio d’oliva. Anche se il burro è spesso stigmatizzato per il suo alto contenuto di colesterolo, ma la nutrizionista sottolinea che il contenuto di colesterolo, l’esperta sottolinea che questo non influisce in modo significativo sui livelli di colesterolo nel sangue. Sfatiamo anche il mito secondo cui la margarina sia un’alternativa più salutare rispetto al burro. Nonostante il burro contenga grassi animali, secondo l’esperta, rimane l’opzione preferibile. La margarina, infatti, è spesso un prodotto altamente lavorato e può contenere additivi poco salutari. Inoltre, il burro offre fonte immediata di energia grazie ai suoi grassi saturi, ma è fondamentale consumarlo con moderazione. Ricco di vitamine A, D, E, calcio e magnesio,

il burro apporta importanti benefici nutrizionali, sebbene il suo contributo rimanga limitato se consumato in piccole quantità. Al contrario, i grassi vegetali sono preferibili e favoriscono la salute cardiovascolare. Ricordiamoci che, come per molti altri alimenti, la chiave è l’equilibrio. Se consumato con moderazione, il burro può arricchire i nostri piatti senza compromettere il nostro benessere.

Scritto da Gaia Corrado

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