Il caffè di cicoria è un valido sostituto del caffè tradizionale.
Non contiene caffeina, stimola la digestione e ha tantissimi benefici. Pur essendo una bevanda del tutto naturale, però, ci sono alcune controindicazioni che è bene sapere prima di procedere all’acquisto.
Molto simile al caffè tradizionale, sia per colore che per gusto, il caffè di cicoria è una bevanda che è stata scoperta intorno al XIX secolo. Pare che fosse già conosciuto nel 1600, soprattutto per scopi medicinali, ma non si hanno notizie del tutto ufficiali.
In Italia ha fatto la sua comparsa durante le due guerre mondiali, ma il suo consumo è, ancora oggi, molto inferiore rispetto al caffè tradizionale.
Il caffè di cicoria si ricava dalle radici della cicoria che, dopo essere state essiccate e polverizzate, vengono sottoposte ad una leggera torrefazione. Ha un sapore molto amaro, simile al suo ‘omonimo’, ed è privo di caffeina. Contiene inulina, fibra dalle proprietà disintossicanti, ma anche vitamine B, potassio, magnesio, ferro e fosforo.
Considerata una ‘amica del fegato’, sollecita l’attività di questo organo e aiuta a depurare il sangue. E’ un ottimo digestivo in quanto le sostanze presenti al suo interno aiutano a metabolizzare i grassi e stimolano l’intestino contro la stitichezza. Inoltre, il caffè di cicoria è ricco di sali minerali, fibre ed antiossidanti, come i polifenoli. Tutto qui? Ovvio che no. Agisce anche sulla flora intestinale, nonché sulla glicemia e ha un apporto calorico minimo.
Infine, essendo privo di caffeina, è adatto a chi soffre di insonnia.
Il caffè di cicoria andrebbe bevuto caldo perché solo così i suoi benefici restano inalterati. In commercio, soprattutto nei negozi biologici, si trova sia la ‘versione’ per la moka che quella solubile. Quest’ultimo può essere consumato versandolo semplicemente in una tazza di acqua calda. Per quanto riguarda il caffè di cicoria per la moka, invece, non bisogna riempire il filtro fino in cima, ma appena oltre la metà.
In entrambi i casi, alla bevanda si può aggiungere del latte, dello zucchero e un pizzico di cannella.
Infine, è possibile anche fare un decotto di radice di cicoria. In questo caso, basta far bollire la polvere di radice in una pentolino d’acqua per qualche minuto. Ricordate che la fiamma deve essere sempre molto bassa. Lasciate poi riposare il tutto, filtrate e gustate la bevanda.
Pur essendo una bevanda naturale, il caffè di cicoria ha alcune controindicazioni.
Avendo effetti stimolanti sullo stomaco e l’intestino, è meglio non consumarla se si soffre di gastrite ed ulcera. Anche quanti soffrono di reflusso gastrico dovrebbero tenersi alla larga dal caffè di cicoria visto che il sapore amaro aumenta le secrezioni gastriche e stimola la digestione. Inoltre, anche quanti soffrono di colecisti, colon irritabile e calcoli renali dovrebbero evitarne il consumo.
Infine, se ne sconsiglia l’uso anche in caso di forte diarrea, in presenza di malattie croniche dell’apparato digerente, di intossicazione e infezione e in gravidanza e allattamento.