Caffè: chi lo beve senza zucchero è un probabile psicopatico

Tag: dieta
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Il caffè è una bevanda amatissima in tutto il mondo, tanto che alcune nazioni, come l’Italia, ne hanno un vero e proprio culto.

Le pause caffè, che siano al bar o alla macchinetta, sono un rituale sociale diffuso in uffici, scuole e università; la preparazione del caffè con la moka rappresenta un momento importante della giornata, come anche prenderne una tazzina al bar.

La fama di questa bevanda calda, la più popolare al mondo insieme al tè, è tale che si sono sviluppati diversi studi scientifici, alcuni dei quali hanno avuto risultati sorprendenti. Vediamo insieme i risultati di una ricerca che ha studiato il rapporto tra una maggiore affinità verso cibi e bevande amare e la psicopatia.

Caffè: la ricerca dell’università austriaca

Il sorprendente studio è stato svolto da due ricercatori di psicologia dell’Università di Innsbruck, cittadina austriaca non lontana dal confine con l’Italia. L’obiettivo della ricerca era dimostrare l’esistenza di un legame tra l’essere narcisisti, se non addirittura psicopatici, e il bere caffè amaro.

Uno dei problemi di questo studio a dir poco curioso è il campione di ricerca, composto da appena un migliaio di persone.

Vista la quantità di gente che ogni giorno beve la famosa bevanda nera in Austria, come in tutto il resto del mondo, questo non è certamente un campione indicativo. I risultati che è stato in grado di dare sono stati comunque sorprendenti.

L’indagine si è svolta in questo modo: ai soggetti del campione è stato chiesto se preferivano cibi e bevande, tra cui appunto il caffè, amari o dolci. In seguito essi sono stati sottoposti a test di personalità, tra cui il test per studiare la presenza di tratti comportamentali appartenenti a quella che gli psicologi chiamano triade oscura, che sono narcisismo, machiavellismo e psicopatia.

Amaro contro zuccherato

I risultati della ricerca parlano chiaro: coloro che sono golosi di cibi e bevande amari, come cioccolato fondente o caffè senza zucchero, sono maggiormente predisposti al sadismo, all’aggressività, al narcisismo e alla psicopatia.

Tuttavia, i ricercatori stessi hanno affermato che la preferenza per un certo tipo di bevanda o di cibo dipende da molti altri fattori, per esempio dai gusti personali o dalle esperienze passate. Saranno necessari altre ricerche per affermare con certezza se alla base della relazione fra comportamenti negativi e alimenti amari ci sia un motivo biologico o psicologico.

Altri studi sul caffè

Questo studio dell’Università di Innsbruck non è l’unico che è stato svolto sull’argomento. Un’altra ricerca ha affermato che il caffè è un piacere e va preso come tale, quindi deve essere gustato come meglio si crede: corretto, con il latte, amaro, aromatizzato, con lo zucchero e chi più ne ha, più ne metta.

Tanti amano il caffè amaro, perchè sostengono che solo in questo modo se ne senta davvero il gusto.

Alcune ricerche tuttavia affermano che lo zucchero non nasconda affatto il gusto della bevanda nera più amata del mondo.