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Marina Calderone, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo italiano, torna a parlare del tema caldo delle pensioni a margine dell’incontro con le parti sociali. Ci sarà un intervento in vista della prossima manovra e il riferimento potrebbe rimanere sempre quello di Quota 41.
La ministra Calderone considera Quota 41 come un punto di riferimento
“Quota 41 può essere un punto di riferimento ma è ancora presto per poter dire in che modo e con quali condizionalità” – a confermarlo è a ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, intervenuta a margine dell’incontro con le parti sociali. La Calderone ha risposto in questo modo a una domanda sui prossimi interventi del Governo sul tema delle pensioni in vista della prossima manovra. La ministra spiega che ci sarà una proroga di Opzione donna, ma “In questa fase si stanno solo studiando gli strumenti.”
Ecco cosa cambierà alle pensioni e gli aumenti nel mese di novembre 2022
Come sappiamo e come era stato ampiamente previsto nelle settimane precedenti, molte pensioni avranno un nuovo aumento nel mese di Novembre (dopo quanto era già accaduto ad Ottobre). In particolare, le pensioni che non superano la soglia di 2692 euro mensili subiranno una maggiorazione di circa il 2%. Nuovi e più corposi cambiamenti sono attesi per gennaio e l’inizio del 2023.
Aumento di 5 euro alle pensioni al 100% con disabilità al 100% al lavoro è un po’ pochino ma proprio 289 euro al mese è pochino no ???
Si bell’ aumento : un aumento di m . Sulla minima di vecchiaia meno 9 € di aumento
Opzione Donna discrimina le libere professioniste iscritte alla gestione separata con contributi in altre gestioni inps. Qualcuno vuol farsi carico di questa ingiustizia
Opzione donna discrimina gli uomini.Vogliamo parlarne…?
sono d accordissimo!
scriviamo alla nuiva ministra
opzione donna, dovrebbero farla solo per le madri e darla in proporzione al numero di gravidanze. Che senso ha darla in modo generalizzato a tutte le donne che poi vivono più a lungo degli uomini.
Oltre ad una adeguata pensione (almeno 1500€ mensili) ci vorrebbe anche una riduzione degli anni di pensione e non quota 41 oppure 63/64 anni di età…..in Italia tutto fa schifo…..mi vergogno di esserlo.
Vi Dovreste vergognare prima proclamate 41 per tutti, ora vi inventate ciò che c’è già 41 + 61 di età = 102 . Io personalmente ho iniziato a lavorare alla bellezza di 15 anni e già vi dovrei denunciare, ho superato i 41 anni di contribuzione da tre mesi, i 43 anni di contribuzione gli maturo a 58 anni, vi sembra giusto che io non ho vissuto l’adolescenza non venga premiato a discapito di chi ha iniziato A18 anni e va in pensione prima di me vergogna.
Quota 102 per ha avuto la fortuna di iniziare a lavorare a 18 anni penso al pubblico impiego ma per chi come me che ha iniziato anche prima dei 18 ma non ha avuto la stessa fortuna di trovare datori di lavoro onesti e quindi si trova a quasi 64 anni con contributi versati da 25 anni con 39 anni di contributi versati con quota 41 dovrebbe lavorare sino 66 anni vi sembra obesto
Ma perché non mandate in pensione coloro che hanno compiuto 62 anni con i contributi versati e sono disoccupati di Lungo corso. Almeno 3 anni.ma ditemi voi a 62 anni uno dove dovrebbe andare a lavorare.
Terza volta in questi anni che si avvicina l età pensionabile.. E questa scappa sotto il naso… Ma sapete quanta gente aspettava riforma draghi 102…parlo di una persona che il prossimo anno farà 64 anni di età ed ha 38 anni di contributi
E Ape Social?
Le pensioni a 41 anni di contributi per i commercianti 690 euro e una vergogna rendeteci i soldi che abbiamo versato no alle pensioni sociali chi non ha versato contributi niente pensione cavolo …
Noi nate nel 1960 sembriamo degli asini con la carota davanti che cercano di rincorrerla senza mai raggiungerla