Poco prima della messa in onda della nuova puntata serale del reality L’isola dei Famosi, Striscia la Notizia torna a colpire, rimanendo sempre in tema Canna-gate.
In quella che sembra una lotta all’ultimo sangue tra i due programmi in questione, l’Isola e Striscia, Valerio Staffelli provoca ancora la serafica, o per lo meno lo è stata fino all’ultima puntata, Alessia Marcuzzi. Questa volta l’intrepido Staffelli tira in ballo un ex naufrago, o meglio un due volte ex naufrago, Massimo Ceccherini che, come al solito, non ha peli sulla lingua. A conferma anche un’altra ex naufraga: Giulia Calcaterra.
Massimo Ceccherini, ex naufrago dell’edizione 2017, tirato in ballo da Valerio Staffelli dichiara che anche nella sua edizione l’utilizzo di marijuana era nella norma. Ceccherini rincara la dose ammettendo che all’arrivo in albergo, prima dell’ingresso ufficiale nell’Isola, gli honduregni erano lì ad aspettarli per vendere loro la droga “dallo scopo ricreativo”. Alla domanda di Staffelli che chiedeva se sulla “sua” isola si consumasse marijuana, Ceccherini risponde: “a pacchi”.
Il simpatico attore toscano cerca di giustificare l’utilizzo di droga con l’ansia da prestazione, con la paura dei concorrenti di “andare a morire”. In più, Ceccherini, aggiunge che non sono solo i naufraghi a farne uso, ma anche la produzione. Invita inoltre l’accusato al centro del Canna-gate, Francesco Monte, ad ammettere la sua colpa perché nessuno gli farà nulla, in quanto risulta una prassi già consolidata da anni.
Pesante conferma, questa di Ceccherini, che sicuramente darà il via ad altre confessioni.
L’indagine si allarga e coinvolge, non più i soli naufraghi, ma anche tutta la produzione Magnolia. Non dimentichiamo che le leggi dell’Honduras non sono poi così leggere come, nella norma, vengono definite queste droghe.
Giulia Calcaterra, ex velina ed ex concorrente dell’isola, intervistata telefonicamente da Staffelli, ammette anche lei che le canne erano il must dell’isola e che difficilmente qualche ex naufrago non si è dedicato ad un simile sollazzo.
Non si ferma qui. La Calcaterra aggiunge come in realtà il programma sia ben pilotato dall’esterno. Noi, ignari telespettatori, siamo convinti di contribuire alla trasmissione, magari con il solo voto, ma in realtà non è così. Sottolinea che nella sua edizione, la scorsa e la stessa di Ceccherini, la vittoria di Raz Degan era risaputa fin dall’inizio e, non solo, pare che il modello iraniano abbia fatto continue richieste alla produzione e che loro lo abbiano sempre accontentato.
Pare inoltre che, quando i concorrenti hanno fatto presente questo favoritismo, la produzione abbia chiesto di non fare simili dichiarazioni davanti alle telecamere.
Sicuramente la storyline del Canna-gate andrà avanti ancora per molto e lo scoop sarà sempre dietro l’angolo, ma sorge spontanea una domanda: questa lotta, che si svolge tutta in casa Mediaset, non sarà mica una trovata per incrementare gli ascolti? Certo è che ne vedremo delle belle.