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La voce nasale e i testi pungenti sono due caratteristiche della musica di Caparezza, qualità che lo rendono amato e odiato dal pubblico italiano. I testi delle sue canzoni sono infatti geniali e provocanti, collocandosi tra satira e poesia. Ecco i dettagli sulla carriera e la vita privata del rapper pugliese Caparezza.
Caparezza
Michele Salvemini (“Ho il nome di Santoro e il cognome di Gaetano”, come canta nella canzone “Troppo politico”) nasce a Molfetta nel 1973. Si trasferisce a Milano per studiare comunicazione ma abbandona presto per dedicarsi completamente alla musica. La sua carriera inizia sotto il nome d’arte di Mikimix, periodo che verrà rinnegato dal cantante in quanto la sua musica a quel tempo seguiva le mode e non la sua vera ispirazione.
Dal 1998 diventa Caparezza, nome che nel dialetto di Molfetta significa “testa riccia” e che si riferisce proprio alla sua acconciatura. Pubblica così nel 2000 il suo primo album “?!”, seguito da “Verità supposte” e da altri 5 dischi: l’ultimo, inciso nel 2017, è “Prisoner 709”. Caparezza ottiene il successo presso il grande pubblico soprattutto grazie al singolo “Fuori dal tunnel“: un brano che ironizza e polemizza sul divertimento notturno nelle discoteche. Tutta la sua carriera musicale è contraddistinta da una particolare bravura nel saper rappresentare le contraddizioni e le ipocrisie della vita, della politica e della società odierna. I temi scottanti, affrontati nelle sue canzoni, sono molteplici e hanno spesso suscitato reazioni indignate. Ad esempio la corruzione politica nella canzone “Non siete stato voi”; l’inquinamento nella sua regione natale in “Vieni a ballare in Puglia” e la condizione precaria dei manovali italiani in “Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)”.
Ha collaborato con molti artisti nella sua carriera, ad esempio con gli Après La Classe in “Lu sule, lu mare, lu jentu”. Le ultime collaborazioni sono con Murubutu per la sua canzone “Wordsworth” e con Clementino nel brano “Babylon”. Ha vinto tre dischi d’oro per gli album “Verità supposte”, “Habemus Capa” e “Le dimensioni del mio caos”.
Vita privata
Caparezza è un vero e proprio nerd: adora i libri, i videogiochi, i film e infatti numerose sono le citazioni che fa nelle sue canzoni che riguardano questi ambiti. Un esempio è “Abiura di me”, testo nel quale si citano molti videogiochi del passato e del presente ma anche “Kevin Spacey”, canzone provocante che svela il finale di alcuni film culto.
Prima della pubblicazione del suo ultimo album ha preso una lunga pausa dalla musica. L’interruzione è stata purtroppo obbligata a causa di un problema di salute che il cantante ha avuto. Caparezza ha infatti iniziato a soffrire di acufene, una patologia che colpisce le orecchie e che provoca un costante fischio fastidioso. L’acufene è seccante in particolar modo per chi, come Capa, lavora con le orecchie e con la musica. La scoperta di questo problema lo ha gettato nello sconforto, ma per fortuna si è ripreso e ha continuato la sua carriera in maniera eccellente.
Caparezza si è dichiarato gay durante un concerto al Rock in Rome, affermando il suo amore per Diego Perrone, la sua seconda voce che lo supporta nei tour. C’è invece chi dice che questa sia stata una sua ennesima provocazione oppure un modo alternativo per dichiararsi favorevole alle unioni gay e che in realtà il cantautore sia fidanzato con una ragazza, pugliese come lui.
Per quanto riguarda religione e politica, Caparezza si è spesso dichiarato agnostico e di sinistra. Una curiosità: Caparezza ha interpretato sé stesso nel film di Checco Zalone “Che bella giornata” del 2011, cantando delle canzoni ad un matrimonio.