Questa triste vicenda risale ad alcuni anni fa ma si sta concludendo solo ultimamente. Una carabinera di Torino è stata vittima di revenge porn e di violenza sessuale. Il carnefice si era finto un collega carabiniere e l’ha indotta a compiere atti sessuali virtualmente. Al rifiuto della vittima, l’aggressore l’ha minacciata: “Mandami tue foto dove sei nuda o dico tutto a tua madre e ai tuoi superiori”.
Carabiniera vittima di revenge porn
È iniziato oggi nelle aule del Tribunale di Torino il processo per stalking, violenza privata e violenza sessuale aggravata che ha visto come vittima una giovane carabiniera. L’imputato è accusato di essersi finto un collega carabiniere per guadagnarsi la fiducia della giovane e indurla a compiere atti sessuali contro la sua volontà. Quando la donna ha manifestato l’intenzione di interrompere quella relazione online, l’uomo l’avrebbe minacciata di rivelare lo scambio di messaggi ai suoi superiori se non gli avesse inviato ulteriori foto nuda. Ricatti e minacce che hanno portato la ragazza a essere vittima anche di stalking.
Il rapporto tra i due risale ad alcuni anni fa ed era stato esclusivamente telematico perché non si sarebbero mai incontrati di persona ma la procura ha comunque contestato il reato di violenza sessuale perché la vittima è stata “violentata virtualmente“. La vicenda è inquadrabile come l’ennesimo atto di violenza contro una donna, in questo caso, anche rappresentante delle forze dell’ordine. Il revenge porn e la violenza perpetrata attraverso internet sono cresciuti nel periodo del lockdown e questo caso dimostra come ogni donna o uomo possano esserne facilmente vittima.
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