John Woodcock sta pian piano scivolando in un tunnel senza fine.
Da cacciatore a preda, da castigatore a castigato, da inquisitore ad inquisito. E' l'esempio vivente di quanto il gossip sia più potente della legge.
Fabrizio Corona esce dal carcere, John Woodcock entra nelle riviste di gossip. Perchè fa notizia questo becero parallelismo giornalistico. Immaginate cosa accadrà quando Fabrizio potrà mettere in atto la sua vendetta tremenda vendetta.
Starà addosso a Woodcock con i suoi paparazzi senza mollarlo un attimo, poi al primo errore (che badate bene può essere anche un attraversamento pedonale con il rosso) darà in pasto al popolo giudicante quel terribile sgarro sotto forma di fotografia.
E tutti saranno lì a scagliare la prima pietra. L'Italia indignata griderà allo scandalo perchè "Quello non è un pm, è solo uno che cerca popolarità". Che poi, a dirla tutta, anche secondo me Woodcock è uno che cerca popolarità, ma se la cerca facendo bene il suo lavoro per me non ci sono problemi.
Anche Di Pietro era un tipo ambizioso, mi stava sulle palle e non capivo nulla dei suoi sgrammaticati ragionamenti (vabbè, esegeriamo che fa scena): però ha fatto il suo lavoro.
Quindi può essere un esaltato, ma un utile esaltato (sì, diciamo che poi è iniziata la fase calante della politica, ma questa è un'altra storia).
Insomma le foto pubblicate da Chi (uno è quella qui sopra) sono di una volgarità assoluta. Lo sono molto di più di quelle di un qualsiasi calciatore con una velina, perchè nel caso del pm di Potenza il fine è solo quello di screditare, nel caso della velina è solo un gioco delle parti che fa comodo a chi fotografa e a chi è fotografato.
Noi italiani però siamo restii a provare vergogna, quindi quello appena fatto è un discorso inutile. Tutto ciò che possiamo fare è aspettare la V di vendetta di Corona. Nella speranza che il Paese possa continuare a divertirsi gettando pietre come ha sempre fatto.
E come ho sempre fatto anch'io. Sbagliando.