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Con i suoi trentaquattro anni di durata, il regno di Caterina la Grande, fu il più lungo della storia della Russia. Durante i suoi anni da regnante l’imperatrice fu in grado di sviluppare il commercio e l’industria del suo paese, e di dar vita a sistemi di educazione e di sanità pubblica, interessandosi anche allo sviluppo culturale e artistico della Russia. Il nome di Caterina rientra tra quelli delle più importanti sovrane della storia, come Cleopatra e Elisabetta II.
Chi era Caterina la Grande: tutto sulla vita dell’imperatrice
Sofia Federica Augusta d’Anhalt-Zerbst, futura Caterina II di Russia, passata alla storia anche con l’appellativo di Caterina “la Grande”, nasce il 21 aprile del 1729 a Stettino. Sin da adolescente, dà prova della sua intelligenza e vivacità dimostrando molti interessi culturali e artistici.
All’età di 15 anni, la giovane Caterina fu invitata a San Pietroburgo con la madre dall’imperatrice Elisabetta Petrovna, per fidanzarsi ufficialmente con l’erede al trono di Russia, il granduca Pietro Fedorovič. Sofia Federica Amalia viene condotta in Russia, con il fine di provvedere alla sua conversione pubblica, necessaria per entrare nel palazzo reale russo. Nel 1745 viene ribattezzata con il nome di Caterina Alekseevna e qualche mese dopo sposa Pietro, suo cugino.
Con la morte dell’imperatrice Elisabetta, nel gennaio del 1762 Pietro III salì al trono. La moglie comincia da questo momento in poi un’opera di insediamento lento e abile nel palazzo reale. Colta e intelligente, Caterina è dotata di un’educazione decisamente superiore a quella del marito, tra l’altro incline all’ubriachezza. Non di rado Pietro si abbandona a comportamenti violenti in pubblico, maltrattando anche la sposa. Nonostante il chiaro insuccesso del matrimonio, la coppia dà alla luce un bambino, Paolo.
La posizione di Pietro III è sempre più contestata all’interno del paese, a causa di un susseguirsi di decisioni sbagliate prese dal sovrano che generarono non poco scontento tra le classi dirigenti e gli procurarono diverse inimicizie.
L’ascesa al trono
Gli ufficiali della guardia imperiale, Aleksej e Grigorij Orlov, possibile amante della zarina, organizzano la congiura e portano Caterina sul trono. Caterina non si oppone e si lascia proclamare imperatrice al posto del marito ormai destituito, il quale decide di abdicare. Poco dopo, durante il periodo di carcerazione, Pietro viene ucciso in circostanze oscure: la moglie è stata più volte indicata dalla storiografia come possibile mandante dell’assassinio.
Il 20 giugno del 1762 Caterina sale al potere con il nome di Caterina II. Secondo la tradizione assolutistica russa, la sovrana accentra tutti i poteri, prendendo di fatto il controllo dell’intero regno. Nei suoi trentaquattro anni di regno, la sovrana illuminata si è distinta per interventi in molti campi.
Sovrana illuminata
La nuova imperatrice si interessa ai problemi dell’istruzione e della sanità pubblica. Si deve a lei la fondazione di case di educazione a Mosca e Pietroburgo e l’apertura di molte scuole, per adulti e bambini, nei vari capoluoghi del Paese. Provvede a un restauro delle finanze dello stato russo, istituisce le figure di governatorati locali, per meglio gestire l’intero Paese. Nel 1783 annette la Crimea alla Russia, sottraendola al dominio della Turchia. Ottiene poi tutte le regioni orientali della Polonia.
Contemporaneamente Caterina II si dedica alla cultura e all’arte. In ambito letterario scrive opere, articoli, commedie e satire. Conosce i più importanti esponenti del pensiero illuminista come Voltaire, Diderot e D’Alembert, i quali nelle loro opere la definiscono la “Grande”.