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La causa della morte di Fabrizio Frizzi non è ancora stata appurata a distanza di quasi dieci giorni dalla morte del popolare conduttore televisivo.
Le rivelazioni sul suo stato di salute si sono susseguite a tambur battente subito dopo i suoi funerali, ma sembra che non si possa scrivere ancora una versione definitiva della storia delle sue ultime ore.
Fabrizio Frizzi è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Sant’Andrea nella notte tra il 25 e il 26 Marzo scorso. Il conduttore aveva accusato un malore mentre si trovava nella propria casa assieme a sua moglie Carlotta Mantovan e a sua figlia Stella.
Le prime indiscrezioni sulle cause della morte hanno parlato di un’emorragia cerebrale alla quale anche un intervento tempestivo dei medici del pronto soccorso non ha potuto mettere alcun freno.
Quest’emorragia avrebbe seguito l’ischemia cerebrale che causò il primo malore di Frizzi nell’Ottobre 2017, pochi minuti prima di cominciare la registrazione di una puntata del quiz L’Eredità.
Molti si sono chiesti fin dal principio se ci fossero dei legami tra il primo e il secondo malore che, nel giro di pochissime settimane, hanno portato alla morte di uno dei volti più amati della televisione italiana.
Le rivelazioni più shockanti sono state fatte all’indomani dei funerali da Massimo Giletti, uno dei pochissimi amici intimi di Fabrizio Frizzi a cui il conduttore aveva voluto confidare la reale gravità del suo male, tenuta nascosta a tutti, soprattutto alla stampa e addirittura ai vertici aziendali della RAI.
Massimo Giletti, nel pieno dello sconforto per la morte dell’amico fraterno, aveva avuto il bisogno di confidarsi con le telecamere: il conduttore aveva spiegato che le condizioni di Frizzi erano molto gravi fin da Ottobre e che Fabrizio era consapevole che difficilmente sarebbe arrivato a vedere la prossima estate.
Questa breve dichiarazione aveva fatto sorgere il dubbio, poi sostenuto anche da Alfonso Signorini, che il male di Frizzi non fosse limitato ai due episodi eclatanti, cioè all’ischemia di Ottobre e all’emorragia di Marzo, ma che il quadro clinico del presentatore fosse minato da un male ben più grave e subdolo.
A rincarare la dose sul mistero della morte di Fabrizio Frizzi sono arrivate recentemente anche le affermazioni di Alfonso Signorini, il quale ha potuto parlare della situazione da un punto di vista privilegiato: il direttore del settimanale Chi ha infatti dovuto affrontare una spossante battaglia contro un tumore dal quale fortunatamente è uscito vittorioso.
Secondo Alfonso Signorini a Ottobre Fabrizio Frizzi aveva scoperto di avere un certo numero di tumori al cervello che per la loro posizione e la loro numerosità risultavano completamente inoperabili.
L‘ischemia di Ottobre sarebbe stata causata proprio da una delle masse tumorali che, occludendo un vaso sanguigno – probabilmente un’arteria – aveva impedito il regolare afflusso di sangue a una zona del cervello e in particolare a quella deputata al linguaggio. La terapia riabilitativa a cui Frizzi fu sottoposto era mirata proprio a recuperare pienamente l’uso delle aree danneggiate dall’ischemia.
L’emorragia cerebrale che avrebbe dato il colpo di grazia a Fabrizio sarebbe stata causata allo stesso modo dalla pressione delle masse tumorali sui vasi sanguigni del cervello, provocando uno sversamento di sangue (cioè un’emorragia interna) che non è stato possibile bloccare in alcun modo.
Le affermazioni di Giletti così come quelle di Signorini rimangono però allo stato di mere ipotesi, dal momento che ancora nessuno della famiglia, né tantomeno dei medici che hanno tenuto in cura il presentatore, hanno rilasciato dichiarazioni o informazioni ufficiali sulle reali cause della sua morte.