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A questo rispondono gli psicologi esperti d’alimentazione, la causa per la quale ci si abbuffa è la cosa più semplice, proviamo un vuoto (esistenziale, affettivo) e riteniamo erroneamente che il cibo possa riempirlo! Spesso è anche l’ansia, ci aspetta qualcosa che crediamo di non riuscire a fare e la nostra paura, la nostra scarsa autostima ci spinge verso il cibo quasi come fosse un salvagente…
peccato che sia bucato e che non potrà sostenerci a lungo. Si perchè a conti fatti dopo le abbuffate conpulsive ci restano il senso di colpa e i Kg di troppo che è peggio. Come risolvere allora? Un metodo semplice c’è, tenere un diario alimentare , ci si accorge da subito che l’abbuffata conpulsiva non è casuale, ma corrisponde ad un esatto stato d’animo; e la consapevolezza è certamente un buon punto di partenza per risolvere il problema.
Un altro è, il senso di colpa, dopo la mangiata basta sensi di colpa, se riempiamo quel vuoto prima con il cibo, poi con il senso di colpa, il nostro vuoto non lo riconosceremo mai e non potremmo mai andare a risolverlo, basterà pensare che domani è un altro giorno, non lo faremo più e saremo pronte a controllare le nostre abbuffate compulsive. Infine comprate un sacchettino rosso riempitelo con carote, finocchi, sedano e tenetelo in frigo per le situazioni di emergenza.
Alla fine vedrete, vi verrà da ridere ad osservarvi mentre vi abbuffate compulsivamente come leonesse inferocite il vostro sacchettino rosso pieno di carote e vegetali, ma almeno ne guadagnerete in bellezza e non ingrasserete! 🙂