Cesare Cremonini: “L’ictus di mio padre mi ha cambiato la vita”

Cesare Cremonini ha raccontato com'è cambiata la sua vita dopo il terribile ictus che ha colpito il padre

Cesare Cremonini ha rilasciato un’intervista a Walter Veltroni per il magazine 7 de Il Corriere della Sera e ha raccontato com’è cambiata la sua vita negli ultimi anni. Il cantante si è lasciato andare a confessioni molto intime e ha rivelato come il terribile ictus che ha colpito il padre abbia cambiato il corso della sua esistenza.

Cesare Cremonini e l’ictus del padre

Cesare Cremonini siamo abituati a vederlo sempre con il sorriso sulle labbra e pronto a presentarci un nuovo successo musicale. Da sempre restio a parlare della sua vita privata, ha rilasciato un’intervista molto intensa a Walter Veltroni per il magazine 7 de Il Corriere della Sera. Cesare ha confessato di aver soccorso suo padre durante un ictus e che questo tragico avvenimento ha cambiato per sempre il corso della sua esistenza. Cremonini ha rivelato: “Qualche anno fa mio padre ebbe un ictus davanti a me, a cena. Stavamo passando una bella serata in due in Piazza Santo Stefano, una delle più belle cartoline di Bologna, quando le sue parole cominciarono a cadere sul tavolo. La sua voce spariva e tornava accompagnata da un fortissimo mal di testa. Decidemmo di tornare a casa. Una volta arrivati nelle campagne fuori Bologna dove ancora vive, smise di parlare. Lo portati in ospedale attraversando chilometri di strade in mezzo ai campi senza badare a semafori o agli incroci”. Per il cantante, Piazza Santo Stefano è sempre stata molto importante e ha ispirato tanti dei suoi brani più celebri. Cesare portò subito suo padre in ospedale e qui l’uomo è stato subito operato. Cremonini ha raccontato che, nel corso dell’intervento si è affidato alla preghiera.

Cremonini e la fede

L’ictus di suo padre e la paura provata nel corso dell’intervento al quale l’uomo è stato sottoposto lo ha spinto ad affidarsi alla preghiera. Cremonini ha ammesso: “Continuavo a raccontargli di quando ero piccolo e lui mi addormentava con delle improbabili favole inventate. Improvvisavo alla meglio per cercare di tenerlo sveglio, mentre lui emetteva frasi sconnesse. Arrivati all’ospedale Sant’Orsola lo operarono immediatamente e mi ritrovai a pregare per lui nella sala di aspetto. ‘Dio fammi risentire ancora una volta la sua voce!’. Anche se vorrei non capitasse mai più, quel momento ha cambiato profondamente la mia vita, il mio rapporto con lui e la mia spiritualità. L’intervento riuscì e dopo due settimane di silenzio e balbettamenti mio padre tornò a pronunciare il mio nome correttamente. La voce è la cosa più importante che abbiamo”. Questo terribile avvenimento ha cambiato completamente la sua esistenza e il rapporto con la fede. Spesso, infatti, in situazioni di estrema difficoltà non c’è altro da fare che affidarsi a ‘un Dio’ e sperare che tutto possa risolversi per il meglio.

Cesare contro gli haters

Prima di terminare questa toccante intervista, Cremonini ha parlato anche degli haters e ha fornito la sua opinione sull’argomento. Cesare ha dichiarato: “Stiamo vivendo in una specie di hatercrazia, una parola che non so se esista sul vocabolario, ma calza con ciò che sta capitando. Una società che si sente allegramente legittimata ad alzare quotidianamente una forza divenuta tascabile, a portata di tutti, al fine di indignarsi comodamente seduta su un divano o molto peggio azzannare il prossimo senza alcun freno. Io credo che non vi sia nessuna strada, nessun futuro per il nostro paese, se non quella dell’incontro e dello scambio con ogni diversità di pensiero, di religione, di costume e di colore”. Il cantante crede fermamente che l’odio non possa portare da nessuna parte e che soltanto un dialogo interculturale sincero possa cambiare le sorti del nostro paese. Possiamo dargli torto? Assolutamente no, peccato che un confronto sincero, soprattutto a causa delle ‘potenze’ che ci governano, non sia possibile.


Scritto da Fabrizia Volponi

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