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Charles Monroe Schulz forse è un nome sconosciuto ai più, ma sicuramente si conoscono i personaggi che sono usciti dalla sua matita: si tratta dei Peanuts, formati tra gli altri da Snoopy e Charlie Brown.
I personaggi disegnati nelle strisce quotidiane dal fumettista Schulz sono diventati immortali e sono entrati nel cuore di molte persone, con le loro vicende divertenti ma che fanno anche riflettere.
Schulz è nato a Minneapolis, negli Stati Uniti, il 26 novembre 1922 da due genitori stranieri: il padre Carl era infatti tedesco e faceva il barbiere, invece la madre Dena era norvegese e faceva la casalinga. Sin da piccolo inizia a disegnare, uno dei suoi soggetti preferiti era il suo cane di razza pointer.
Ironia del destino: durante i suoi studi nella scuola superiore Saint Paul Central High School i suoi primi disegni vengono rifiutati dall’annuario, mentre in seguito è stata eretta proprio nella sua ex scuola una enorme statua di Snoopy.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, anche il fumettista viene arruolato come molti altri giovani americani: viene mandato di stanza in Europa. Nel dopoguerra Schulz svolge, tra le altre, la professione di insegnante.
Nel 1947 inizia a pubblicare le sue prime strisce a fumetti in modo regolare sul St. Paul Pioneer Press e sul Saturday Evening Post: proprio in queste strisce fanno le loro prime apparizioni il bambino dalla testa rotonda Charlie Brown e il cane Snoopy. I Peanuts veri e propri nascono però nel 1950 sullo United Features Syndicate.
Charles Schulz ha sofferto di molti problemi di salute nei suoi ultimi anni di vita: nel 1999 ha avuto un ictus, poi gli è stato diagnosticato un tumore.
Proprio a causa della chemioterapia per trattare il tumore, Schulz inizia a non vedere bene. Per questo motivo annuncia il suo ritiro: non disegnerà più i suoi famosi fumetti.
L’anno successivo, nel 2000, il papà dei Peanuts muore all’età di 78 anni. Il giorno dopo la sua morte viene pubblicata la sua ultima striscia, nella quale Snoopy recita le parole di addio dell’autore:
Ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant’anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall’attività. Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l’affetto espressi dai lettori della mia “striscia” in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… non potrò mai dimenticarli.
Schulz ha espresso il desiderio che dopo la sua morte nessuno disegnasse nuove strisce con protagonisti i suoi personaggi, così da mantenere intatto il loro spirito originario. Oggi infatti le strisce dei Peanuts pubblicate su giornali e riviste sono ancora quelle disegnate da Schulz.
Charles Schulz ha avuto due matrimoni nella sua vita. Il primo viene celebrato nel 1951 con Joyce Halverson, dalla quale ha avuto ben cinque figli.
In seguito, il fumettista divorzia dalla Halverson per sposare, nel 1973, Jean Forsyth Clyde. Il necrologio dedicato a Charles Schulz dal The Times recita:
Charles Schulz lascia una moglie, due figli, tre figlie e un piccolo bambino dalla testa rotonda con uno straordinario cane.