Lei è una delle attrici più belle di Hollywood: Charlize Theron (foto:infophoto), nata da una pubblicità dove le si scuciva l’abito di dosso, ha lasciato definitivamente le passerelle per dedicarsi al grande schermo. Io Donna è riuscita ad intervistare la nuova “Strega di Biancaneve“… continuate a leggere per avere un assaggio dell’imperdibile “chiaccherata”.
“In Young Adult, la commedia dark (che il 13 febbraio viene presentata al festival di Berlino per uscire poi nei cinema il 9 marzo) frutto della collaudata collaborazione tra Jason Reitman e Diablo Cody, già dietro il successo di Juno, lei è Mavis, una scrittrice frustrata e immatura che, arrivata alla soglia dei quant’anni, decide improvvisamente di ritornare nella cittadina natale per riconquistare l’ex boyfriend, ora marito e padre felice. Un personaggio che – ha scritto il New York Times – scardina una volta per tutte l’idea che il protagonista di un film debba esserci simpatico.
Charlize Theron in questo film, infatti, è detestabile. Vive a Minneapolis con un cagnetto, beve Coca Cola a colazione, guarda programmi spazzatura, è vanitosa e superficiale. E non cambierà. Niente happy end. Insomma, una meraviglia. Roba per attrici di classe. Capaci di archiviare la dea che è in loro. In realtà, un residuo hollywoodiano lo percepiamo quando ci dice di non voler assolutamente parlare di sé (è fresca di separazione dal fidanzato storico, l’attore e regista britannico Stuart Townsend). Poi ci rivela molto, quasi tutto quello che avremmo voluto sapere di lei.
Mavis è una bellissima ragazza, scrive romanzi per adolescenti, vive la vita spensierata di una single. Eppure… il fatto di essere bella, nel suo caso, sembra un handicap. Si è identificata un po’, lei che sette anni fa ha vinto un Oscar rendendosi irriconoscibile e bruttissima in Monster?
Mavis dice: «Tutti pensano che io abbia una vita facile perché sono attraente e blablabla…». Anche a me viene spesso posta la stessa domanda, e accidenti, come faccio a mettere in dubbio tanta fortuna? Ma è davvero fortunata? Forse Mavis è cresciuta sapendo di essere bella, ma è sempre rimasta invisibile per i suoi genitori, le persone che amava di più. Magari loro la immaginavano felice, popolare a scuola, una reginetta invidiata da tutte le compagne. Perciò quando lei, ormai adulta, rivela ai suoi di essere alcolizzata, loro credono stia scherzando, e scoppiano in una bella risata.
Io vorrei sapere di lei, non di Mavis
E a me, invece, non piace parlare della mia vita. Il giorno in cui lo farò, lascerò questo lavoro. A me piace entrare nella pelle di personaggi con cui non ho nulla da spartire.
Mavis ha passato da un bel po’ la trentina eppure si comporta come un’adolescente. Lei si sente adulta?
Non credo che uno si metta a tavolino a scervellarsi sul momento esatto in cui è diventato grande. Presumo di esserlo (ride), ma mi dà la sensazione di qualcosa di così noioso… D’altra parte, se dico di non sentirmi ancora adulta, rischio di passare per una teenager fuori di testa che, a 37 anni, indossa ancora allegri vestitini da sedicenne. In entrambi i casi perdo la faccia.
Per gestire le proprie angosce, Mavis beve come una spugna. Lei come reagisce nei momenti difficili?
Oh, ma non è una domanda personale questa? (ride) Reagisco come ogni altra persona, ho gli stessi meccanismi di tutti gli altri esseri umani. Non mi crede?
Ribaltiamo la questione: cosa le serve per essere felice?
Il concetto di felicità, a mio avviso, è sopravvalutato. Non esiste un pianeta in cui tutti siano sempre felici. A me basta essere in pace con me stessa. Accetto anche i momenti in cui mi sento giù, perché so che poi si risale la china.
A questo proposito, le piace la sua nuova vita da single?
Ognuno di noi ha bisogno di momenti di solitudine. Vivere soli è difficile, ma credo che rappresenti una prova di grande forza, specie per noi donne: aiuta a riflettere.
Accetta di andare ad appuntamenti al buio organizzati da amici?
Non credo di essere mai andata a un appuntamento con qualcuno che non conoscessi già. Per anni ho visto solo il mio ragazzo. Non è strano, a pensarci bene? Ho appena detto una cosa che mi farà passare per una sfigata!! (ride).
E come si sente?
Sono single e va benone. Non saprei che altro dirle. Sono stata in lunghe relazioni da quando avevo 19 anni e mi sono sempre sentita perfettamente a mio agio in un rapporto monogamo, era quello che volevo. Ora, per la prima volta, mi trovo in una fase diversa, e sono veramente in pace con me stessa. Mi sento bene.
Jason Reitman dice che lei è una persona molto forte.
Già, un’affermazione che però mi fa sentire come un cavallo da tiro.
Dice anche che la prima volta che l’ha incontrata era spaventato.
E come no? Metto paura… ho una collezione di coltelli.
La stupisce poter intimidire gli altri?
Un po’ sì. Forse è per via dei miei ruoli più oscuri e drammatici. Poi i registi mi conoscono e rimangono sorpresi… scoprono che ho anche senso dell’umorismo. Ho appena mandato un sms a Jason: «Guarda che non sono un cavallo».
Presto la vedremo nei panni della regina cattiva in Biancaneve e il cacciatore.
Mi sto divertendo come mai a interpretarla: è stravagante, diversa. Ogni giorno impiego due ore per trucco e capelli, poi mi ci vuole almeno mezz’ora per vestirmi con corsetti e corona, e ho persino un trono. Mi pare di essere tornata bambina. «Questo è il mio castello, e questo è il mio trono». Cosa chiedere di più dalla vita?“
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