Argomenti trattati
Checco Zalone da Bonolis ha compiuto un clamoroso passo falso. Il comico, famoso per i suoi successi al botteghino e soprattutto per la sua parlantina trascinante, si è lasciato scappare una battuta sui gay. Non sarebbe un problema, se Zalone non avesse scelto di utilizzare la parola “froci“. Proprio su questa parola si è scatenata la reazione dei telespettatori della trasmissione che, soprattutto su Twitter, hanno condannato aspramente il comportamento del comico.
Checco Zalone a Music
La trasmissione di Paolo Bonolis “Music” è alla sua seconda puntata. Lo show ha avuto ospiti che hanno fatto clamore, come il reverendo Marilyn Manson che ha accettato di posare per una clamorosa fotografia assieme a Bonolis e a Gianni Morandi.
Dopo il grande successo dell’apertura del programma, Bonolis avrebbe voluto bissare e magari superare gli ascolti della settimana precedente: per farlo si è affidato a un pezzo da novanta del cinema e della televisione italiana: Checco Zalone.
Il comico pugliese non è soltanto un capace intrattenitore, un ottimo attore e un regista di successo: è anche un musicista e un discreto cantante. Un personaggio perfetto per il programma, incentrato sulla reinterpretazione di brani celebri da parte di grandi artisti accompagnati da un’orchestra di oltre sessanta elementi e da un corpo di ballo di tutto rispetto.
Probabilmente Bonolis stava già sfregandosi le mani immaginando i dati dell’audience quando, con una leggerezza eccessiva per un professionista navigato, Checco Zalone ha rovinato il suo ritorno sulle scene dopo una pausa di due anni.
Checco Zalone da Bonolis non è politically correct
Durante il suo intero intervento sul palco di Music, Checco Zalone ha girato continuamente intorno ad argomenti scottanti, facendo continue allusioni alla sessualità: Uan, il celeberrimo pupazzo protagonista di Bim Bum Bam assieme a Paolo Bonolis sarebbe diventato gay a causa delle modalità della sua animazione; i testi delle più famose sigle dei cartoni animati degli anni Novanta sono state riscritte dal comico con chiari riferimenti alla sessualità e all’omosessualità (di Holly e Benjy per dirne una) ma il popolo della rete ha trovato irrispettoso solo l’utilizzo della parola “frocio” che Checcho ha usato per connotare le preferenze sessuali di Mirko, lo storico fidanzato di Licia.
Il problema è nato dal fatto che Mirko sia stato definito “frocio” a causa della camicia rosa e del ciuffo bicolore, che lo ha sempre caratterizzato per l’intera durata della famosissima serie di cartoni animati.
La rete contro Zalone
“Siamo tornati nel 1987” ha scritto un utente di Twitter, commentando l’uscita infelice di Zalone e affermando che è inconcepibile definire l’orientamento sessuale di una persona soltanto da come è vestita.
Molti altri utenti al contrario hanno difeso le scelte del comico, che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la tematica dell’integrazione e dei diritti degli omosessuali. Ne è prova ad esempio il testo di “I uomini sessuali” che fa da colonna sonora a “Cado dalle Nubi”, uno dei maggiori successi del comico in veste di regista e attore. La battuta quindi andrebbe inserita sia nel contesto generale dell’intervento del comico nella trasmissione sia in quello della sua tipica comicità.