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Checco Zalone, dopo le tante critiche per Tolo Tolo, ha fatto il botto: il film, nel primo giorno di proiezione cinematografica, ha registrato incassi sbalorditivi.
La pellicola ha superato anche la precedente Quo Vado e ha stabilito un record non indifferente: maggior incasso di sempre nella storia del cinema italiano nelle prime 24 ore di programmazione.
Checco Zalone può dirsi soddisfatto: il suo Tolo Tolo ha battuto ogni record. La pellicola, prodotta dalla Taodue e distribuita da Medusa, è la quinta per l’attore pugliese ma la prima diretta proprio da lui.
Nella prima giornata di proiezione cinematografica, Tolo Tolo ha registrato un record degno di nota: è il film con il maggior incasso di sempre nella storia del cinema italiano nelle prime 24 ore di programmazione. Con questa piccola vittoria, Checco è riuscito a superare se stesso: ha battuto il suo precedente lavoro Quo Vado. Mentre quest’ultimo ha incassato 7,3 milioni di euro, Tolo Tolo ha sfiorato gli 8,7 milioni.
Il regista Gabriele Muccino, saputa la notizia, ha immediatamente twittato: “#Tolotolo apre il suo viaggio con 8.6 milioni di euro nel suo primo giorno. Non credo sia mai accaduto negli ultimi cinquant’anni. Complimenti a #LucaMedici @checco_zalone e #Taodue. Il cinema che fa discutere, provoca, torna a far riflettere e si evolve, fa bene a tutti!”. Pietro Valsecchi, produttore del film, ha dichiarato: “Checco Zalone ha riunito gli italiani dentro le sale cinematografiche.
Un risultato incredibile che mi rende ancora più felice perché premia l’opera prima di Checco come regista, una scommessa vinta non solo per gli incassi ma anche per la riuscita del film, che ha saputo divertire ed emozionare grandi e piccoli al di là di ogni divisione ideologica. Il nuovo decennio inizia bene per il cinema italiano grazie a questa iniezione di fiducia e di incassi che ricadono su tutto il sistema cinematografico”.
https://twitter.com/GabrieleMuccino/status/1212626385203814400?ref_src=twsrc%5Etfw
Tolo Tolo, il cui trailer aveva scatenato infinite polemiche, ha registrato numeri da capogiro: 8.680.232 euro di incassi e oltre 1.175.000 presenze. Considerata la bufera che la pellicola ha generato, vale la pena soffermarsi sulla trama, rimasta top secret fino all’ultimo momento. Sul web si legge: “La pellicola narra le vicende di Checco, sognatore deluso dalla madre patria.
Inizialmente rifiuta il reddito di cittadinanza e apre un sushi restaurant ma fallisce miserabilmente e deve fare i conti con i creditori. Decide così di scappare e rifugiarsi in Africa dove si reinventa cameriere per un resort. Anche lì però la situazione cambia e assiste allo scoppio di una guerra civile con l’arrivo di una sorta di Isis o di Boko Haram. Decide così di tornare in Italia, ma non può farlo perché i creditori sono pronti a dargli la caccia.
Si ritrova così a scappare ritrovandosi nella stessa situazione dei migranti. Nessuno lo vuole, soprattutto la sua famiglia perché con la sua scomparsa potranno estinguere tutti i debiti”. Zalone, fin dall’uscita del trailer di Tolo Tolo, è stato tacciato di razzismo, ma la pellicola è ben diversa da quanto i ben pensanti hanno voluto far credere. Come sempre, prima di giudicare una qualsiasi cosa, è meglio vederla con i propri occhi.
Considerato l’enorme polverone alzato da Tolo Tolo, non potevamo esimerci dall’essere una delle oltre 1.175.000 presenze nei cinema nel primo giorno di proiezione. La pellicola non è la classica ‘made in Zalone’, dove ti sbellichi dalle risate dal primo minuto all’ultimo, ma induce a riflettere sul discusso fenomeno dell’immigrazione. Dissacra molti dei luoghi comuni che abbiamo sui migranti e offre spunti – senza diventare pesante – su come sia difficile la loro condizione.
Nel film, infatti, Zalone affronta un viaggio ‘della speranza’ dall’Africa al principato di Lichtenstein e lo fa nei panni di migrante. Un momento del film che induce, per forza di cose, alla riflessione è quando Checco e compagnia si trovano sulla nave di una Ong e nessuno stato europeo vuole farli sbarcare. Non posso farvi uno spoiler, non sarebbe giusto, ma in questa parte l’attore pugliese sfodera una ironia davvero pungente.
Insomma, Tolo Tolo è il modo che Zalone ha trovato per dire la sua sul tema dell’immigrazione e, come ha sottolineato Gabriele Muccino, il “cinema che fa riflettere fa bene a tutti”.