Ormai tutti lo sanno: TikTok lancia nuovi trend alla velocità della luce.
Tra le ultime tendenze esplose sul social media, infatti, ce n’è una che sta spopolando a tutti gli effetti. Si chiama “cheugy style” ed è un termine inventato dalla Gen Z per prendere in giro i fratelli maggiori Millennial.
Alla scoperta del nuovo trend: di che cosa si tratta nello specifico?
Si legge “ciu-ghi” e si rivolge a tutte quelle persone considerate “fuori moda o che ci provano troppo”.
Il termine è stato inventato dai giovanissimi utenti di TikTok, quelli appartenenti alla Generazione Z (anni che vanno dal 1997 al 2012): lo scopo? Prendere in giro i fratelli più grandi, ossia tutti coloro appartenenti alla generazione dei Millennial (anni che vanno dal 1981 al 1996).
Ad avere coniato il termine è la giovane tiktoker Hallie Cain, che ha voluto postare un video di spiegazione direttamente sul social divenuto virale nel giro di pochissimo tempo.
“Cheugy”, dice la giovane ragazza, non significa «né sfigato, né “basic”»: essere cheugy altro non è che essere o fuori moda o sforzarsi troppo per essere alla moda senza riuscirci. La Gen Z la associa ai Millennial, ma in realtà il termine può essere associato a generazione di altre età e di ogni genere.
Non solo: Hallie Cain spiega che essere cheugy non solo significa essere fuori moda indossando capi datati che andavano, appunto, anni prima.
La tiktoker spiega anche che il nuovo termine si riferisce anche a quella che sui social è definita girlboss energy, ossia quel tipo di atteggiamento da femminismo social un po’ fittizio molto diffuso tra le donne Millennial.
Sono considerati cheugy i pantaloni a vita bassa, i jeans ultra skinny (se portati con i tacchi, ancora di più), makeup molto spinti (sopracciglia delineate da righe di matita spesse, contouring marcato e gloss rosa stile Barbie, ad esempio).
Essere cheugy, continua a spiegare Cain, è anche un modo di essere: non si tratta solo di moda, ma di un vero e proprio approccio alla vita. L’elemento maggiormente “condannato”, in questo senso, è l’ambire all’apparenza perfetta sui social: avete presente l’estetica Instagram in cui si mostrano case in stile giornale di interni, vite perfette? Ecco, l’essere cheugy rientra perfettamente in tale mood. In altro modo, dunque, si potrebbe dire che essere cheugy significa essere ovvi e l’ovvietà non è vista bene, soprattutto dai più giovani.
Per quanto possa sembrare lo specchio di un nuovo scontro generazionale, in realtà tutto è vissuto con grande serenità e, talvolta, anche con sincera auto-ironia. Sono spesso gli stessi giovani della Gen Z a sfoggiare capi di abbigliamento considerati cheugy: l’importante è riconoscerlo, riderci sopra e andare avanti. Non c’è nulla di male nell’essere cheugy e nel vestire cheugy, soprattutto in tempi particolarmente movimentati come quelli contemporanei in cui, una moda considerata cheugy riesce a tornare di moda nel giro di una settimana (ne è un esempio proprio il ritorno della vita bassa).
Più passa il tempo più le nuove generazioni avranno il “controllo” e saranno sempre loro i più veloci in campo di tendenze e di novità: va bene così, è il tempo che passa, basta solo non prendersi troppo sul serio.