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Claudio Cecchetto è un produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano.
Ha scoperto tanti talenti e tutti ballano il suo meraviglioso Gioca Jouer.
Claudio Cecchetto è nato a Ceggia il 19 aprile 1952. È un produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano, molto famoso. Claudio Cecchetto ha 70 anni. Nel 1992 ha sposato Maria Paola Danna, una ragazza di 16 anni più giovane di lui. La coppia ha avuto due figli, Jody Daniele, nato nel 1994, e Leonardo, nato nel 2000.
“Bisogna essere affini, volersi bene, perdonarsi nel limite del possibile. La pandemia è stata un buon branco di prova per le coppie” ha confessato a Repubblica, cercando di svelare il segreto del suo felice e duraturo matrimonio. Maria Paola Danna, nata nel 1968, è un’autrice, una conduttrice radiofonica e anche una personal trainer, che ha collaborato alla realizzazione del libro di Fabiola Sciabarresi su Pino Daniele. La donna è originaria di Milano, ma vive a Misano Adriatico, in provincia di Rimini.
Claudio Cecchetto è un disc jockey, produttore discografico, conduttore radiofonico, conduttore televisivo, editore e talent scout italiano. Ha condotto diverse edizioni dei più importanti festival musicali italiani, dalle 3 edizioni del Festival di Sanremo alle 5 edizioni del Festival bar, e altre numerose trasmissioni musicali italiane. È il fondatore di Radio Deejay e Radio Capital, due importanti radio nazionali. È conosciuto anche per essere stato il talent scout di molti artisti musicali e televisivi, tra cui Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Beppe Fiorello, Saturnino, Marco Lodola, Nicola Savino, Marco Baldini, gli 883, Paola e Chiara, Sabrina Salerno, Amadeus, Sandy Marton, Tracy Spencer, Taffy, Marco Mazzoli, Daniele Bossari, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni, Francesco Facchinetti, Marco Camisani Calzolari e i Finley.
Claudio Cecchetto ha portato al successo il suo Gioca Jouer nel 1981. Un brano prodotto da Giancarlo Meo e Claudio Simonetti, diventato un iconico ballo di gruppo che ancora oggi riesce a far ballare intere generazioni. “Come dj avevo il desiderio di fare un disco però non ero intonato e quindi ho fatto di necessità virtù. Ho cominciato a pensare a cosa facevo in discoteca.
Animavo e indicavo alle persone di fare contemporaneamente tutte dei gesti tipo alzare le mani, abbassarle, muoversi a destra o sinistra. Il pezzo nasce da quello stesso principio, un flash mob dell’epoca” ha dichiarato al Corriere della Sera. Per festeggiare i 25 anni della canzone, nel 2006, sono stati realizzati un remake in spagnolo, tedesco, francese, inglese e cinese e un videoclip, girato in tutto il mondo, in cui i popoli incontrati durante il viaggio ballano il Gioca Jouer.
Tra le prime persone che hanno ascoltato il Gioca Jouer c’è stato il sovrintendente della Scala di Milano, davanti a cui Cecchetto si è esibito. “Era Fontana, amministratore delegato della Fonit Cetra, aveva questo look e questa faccia seriosissimi e c’era il discografico affianco a lui che mi esortava a far vedere come si ballava Gioca Jouer, io non ero molto disinvolto nelle danze già di base ma poi di fronte a lui non ne parliamo, era talmente impostato!” ha spiegato Cecchetto a Esquire.