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L’ultima puntata de La Repubblica delle Donne di Piero Chiambretti ha visto andare in onda una scena trash, che più trash non si può.
Una certa Alessandra Cantini, che sostiene di essere una scrittrice, si è mostrata senza mutande in diretta Tv perché crede che queste siano solo un optional. Iva Zanicchi le lancia una sfida e lei non ci pensa un attimo ad accettarla, facendo diventare hot un programma che va in onda in prima serata.
Fino a qualche ora fa, il nome di Alessandra Cantini era per lo più sconosciuto.
Ora invece, grazie alla sua partecipazione a La Repubblica delle Donne di Piero Chiambretti, in molti la ricorderanno, anche se non proprio in positivo. La donna, invitata in trasmissione come scrittrice, anche se sento già che i più grandi scrittori mondiali si staranno rigirando nelle loro tombe, ha dato vita ad un siparietto vergognoso. Forse, il suo lato B, mostrato con disinvoltura, è la cosa meno scandalosa della sua ospitata, ma procediamo con ordine.
Alessandra entra in studio, contenta di aver scritto un libro dal titolo ‘Sacro Maschio’ in cui espone le sue idee che vanno ad osannare l’uomo e ad affossare le donne. Chiambretti mostra anche qualche frase tratta dal suo libro, ma su questo argomento stendiamo un velo pietoso. La Cantini, subito dopo il suo ingresso, spiega che non indossa mutandine perché le donne devono sentirsi libere, ma anche perché lei si è informata e l’indumento intimo risulta essere “poco igienico”.
Ecco, già qui avrei voluto cambiare canale, ma mi son detta ‘resisti, vedi dove vuole arrivare questa tizia’. Le discussioni in studio si accendono in un battibaleno, anche perché la ragazza si è seduta proprio davanti a Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez, ospiti anche loro della puntata. La sorellina di Belen ha subito fatto notare al conduttore che la scrittrice stava accavallando un po’ troppo spesso le gambe davanti al suo fidanzato, mostrando le sue parti intime appositamente.
L’oca giuliva della situazione, che ha solo 26 anni, con fare ammiccante, ha risposto accennando a sorrisini, provocando visibilmente Cechu. Fortunatamente la Rodriguez ha mantenuto la calma, ma al suo posto non credo che avrei reagito così. Comunque, tornando al tema mutandine, Iva Zanicchi, incuriosita dall’argomento la provoca, dicendo di non credere assolutamente al fatto che lei vada in giro senza indumenti intimi. È in questo momento che si scatena la scena trash, che più trash non si può.
Alessandra Cantini non se lo fa ripetere due volte, balza in piedi, si gira di spalle e si alza la gonna, mostrando il suo lato B come mamma lo ha fatto.
La donna non indossa intimo e, gettando nell’imbarazzo anche Chiambretti mostra in prima serata la cosa più preziosa che ha. Il conduttore, urlando che con una scena del genere avrebbe potuto chiudere la trasmissione, si appresta a cercare di coprire la donna, ma ormai il danno è fatto. La scena trash fa immediatamente il giro del web e i commenti sono tanti e di diversi toni. Personalmente, già come la Cantini ha aperto bocca l’avrei cacciata fuori dallo studio, ma Chiambretti ha preferito farla parlare.
Della mia stessa opinione è stata la giornalista Francesca Barra che è rimasta sconcertata dalla sua presenza. Non tanto per il sedere mostrato con tanta facilità, al giorno d’oggi non è un lato B a scandalizzarci, ma per le parole e le frasi che sono uscite dalla sua bocca. Come ha sottolineato la Barra, che stava per abbandonare lo studio, donne così sono la rovina dell’umanità. La sedicente scrittrice ha gettato all’aria, in un nano secondo, millenni di storie e di battaglie femminili.
Dalla sua bocca sono uscite aberrazioni che nel 2019 non sono accettabili. Un esempio? Secondo la Cantini, le donne non dovrebbero avere diritto al voto. Qui mi fermo, non vado oltre perché dalla mia bocca potrebbero uscire turpiloqui che non riuscirei a controllare. Chiedo scusa a Gabriele D’Annunzio, a Jane Austen, a Virgina Woolf, e a tutti i mostri della letteratura mondiale se certa gente ha il coraggio di dichiarare che il suo mestiere è quello di scrivere: perdonateli, non sanno quello che fanno e neanche quello che dicono.