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Il caso Chiara Ferragni-Balocco continua a far discutere: da quando è emersa la vicenda, ogni mossa dell’imprenditrice digitale è scrutata a fondo dagli utenti del web. Nelle ultime ore l’attenzione si è focalizzata sul look utilizzato nel video di scuse, estremamente simile a quello di un’attivista palestinese. Coincidenza o strategia di marketing?
Chiara Ferragni: nel video di scuse copia il look da un’attivista palestinese
Solitamente, Chiara Ferragni si mostra sui social in maniera completamente differente: abiti vistosi, vivaci, con scollature audaci e make-up appariscente. Ma non questa volta. Nel video di scuse, l’imprenditrice digitale ha indossato un completo dalle tonalità grigie, accompagnato da un trucco naturale e quasi cupo: labbra nude, incarnato opaco ed un leggero tocco di ombretto bianco. Una scelta intenzionale per accentuare un’espressione di dispiacere e tristezza? Così credono molti utenti. Ad alimentare i dubbi è anche l’articolo di Dagospia. Secondo la testata, Chiara Ferragni avrebbe replicato il look dell’attivista palestinese Salma Shawa, che qualche giorno prima aveva diffuso un video riguardante la drammatica situazione del suo Paese. Ma qual è il completo di cui tutti parlano? Si tratta di una tuta firmata Laneus, dal prezzo di ben 600 euro. Un modello dalla linea ampia, con elastico in vita e due taschini sul petto. Non sappiamo se il video di scuse abbia avuto realmente un impatto sugli utenti del web, ma è certo che l’outfit ha fatto colpo: la tuta è sold out ovunque.
Chiara Ferragni: il problema siamo noi che continuiamo a seguire questi personaggi?
E’ sorprendente come, anche in una vicenda così scandalosa, un’influencer come Chiara Ferragni continui ad influenzare le tendenze. A questo punto, sembra che il problema risieda nella costante emulazione di questi personaggi da parte di coloro che li seguono, prendendoli come esempio. Celebrità come Chiara Ferragni comprenderebbero davvero i propri errori se tutti smettessimo di seguirli o di giustificarli anche quando commettono azioni indifendibili? Secondo gli ultimi dettagli trapelati riguardo alla presunta beneficienza dell’imprenditrice, sembrerebbe che lei e suo marito abbiano più volte tentato di ingannare il pubblico. Tuttavia, come recita il proverbio, le bugie hanno le gambe corte. Forse il vero cambiamento avverrebbe solamente nel momento in cui il loro tanto amato pubblico smettesse di supportarli, spingendoli a riflettere e ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
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