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Ci risiamo: Chiara Ferragni è finita, suo malgrado, al centro dell’ennesima polemica. Questa volta, ad aver scatenato l’ira del popolo social è stata una visita dell’imprenditrice digitale alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Come mai tanta cattiveria per una ‘gita’ all’insegna della cultura?
Chiara Ferragni agli Uffizi: è polemica
Chiara Ferragni in visita alla Galleria degli Uffizi di Firenze: cosa c’è di male? Assolutamente nulla, eppure il popolo social ha alzato un polverone degno di nota. Cerchiamo di procedere con ordine. L’imprenditrice digitale ha condiviso sul suo profilo Instagram alcune immagini che la ritraggono all’interno del museo fiorentino. Si tratta di fotografie normalissime, che non mostrano nessun comportamento strano. A didascalia, la moglie di Fedez ha spiegato di aver aderito ad un meraviglioso progetto organizzato agli Uffizi da Vogue Hong Kong e dalla First Initiative Foundation. Cosa c’è di male? Semplice, il popolo social si è irritato per il ‘paragone’ che i responsabili degli Uffizi hanno fatto tra la Ferragni e la Venere di Botticelli.
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Un post condiviso da Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni) in data: 17 Lug 2020 alle ore 12:25 PDT
Il post degli Uffizi
Sul profilo Instagram della Galleria degli Uffizi, a didascalia di uno scatto che ritrae la Ferragni in visita, si legge:
“Ieri ed oggi… I canoni estetici cambiano nel corso dei secoli. L’ideale femminile della donna con i capelli biondi e la pelle diafana è un tipico ideale in voga nel Rinascimento. Magistralmente espresso alla fine del ‘400 da Sandro Botticelli nella Nascita di Venere attraverso il volto probabilmente identificato, con quello della bellissima Simonetta Vespucci, sua contemporanea. Una nobildonna di origine genovese, amata da Giuliano de’Medici, fratello minore di Lorenzo il Magnifico e idolatrata da Sandro Botticelli, tanto da diventarne sua Musa ispiratrice. Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di follower, una sorta di divinità contemporanea nell’era dei social. Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, è un fenomeno sociologico che raccoglie milioni di seguaci in tutto il mondo, fotografando un’istantanea del nostro tempo”.
Le parole dei responsabili degli Uffizi non sono fuori luogo, ma descrivono alla perfezione la realtà dei nostri giorni. Un paragone forse azzardato, ma di certo efficace a livello di marketing.
L’ira del web
Il paragone tra la Venere di Botticelli e Chiara Ferragni ha fatto infuriare il popolo social. Su Twitter, non a caso, il cognome dell’imprenditrice digitale è entrato in tendenza. Tra i tanti commenti si legge: “La Ferragni davanti a Botticelli. Metafora di un paese di me**a” oppure “La colpa chiaramente non è della Ferragni, che ovviamente fa il suo venendo pagata chissà quanto, ma di chi la chiama” o ancora “Uffizi e Ferragni nella stessa frase, ma ci rendiamo conto a cosa siamo arrivati???”.