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Una dipendente è stata picchiata dalla sua datrice di lavoro, in un centro estetico di Bari, perché le aveva chiesto gli stipendi arretrati. Il Tribunale di Bari l’ha condannata alle pena di 6 mesi di reclusione.
Chiede stipendi arretrati: picchiata dalla datrice di lavoro
Una dipendente, “colpevole” di aver chiesto gli stipendi arretrati, è stata aggredita dalla sua datrice di lavoro, con calci e schiaffi, fino ad ottenere un dente rotto. Il Tribunale di Bari ha condannato l’ex titolare di un centro estetico di Bari ad una pena di 6 mesi di reclusione. La donna, di 56 anni, era imputata per lesioni personali e accusata di aver aggredito una lavoratrice dopo tre mesi alle dipendenze della struttura. La dipendente aveva semplicemente chiesto di ricevere gli stipendi dovuti e non ancora incassati. Secondo quanto ricostruito, la presunta vittima si era recata dalla titolare per essere pagata. Dopo la sua richiesta sarebbe stata aggredita “fisicamente e verbalmente“. La datrice di lavoro l’avrebbe spinta contro un muro e presa a schiaffi, pugni e calci. Dopo quella aggressione la donna ha riportato un trauma cranico, ferite e lividi al volto e al braccio e un dente rotto.
La datrice di lavoro ha negato l’aggressione
L’ex titolare del centro estetico, durante il processo, ha negato l’aggressione, accusando la sua dipendente di averla aggredita. Il Tribunale, però, anche sulla base dei referti medici della lavoratrice, ha ritenuto credibile il racconto della vittima, che ha ricevuto un risarcimento dei danni con cinquemila euro di provvisionale. Nel 2019 il Tribunale del Lavoro di Bari le aveva già riconosciuto 2.780 euro per il periodo di lavoro non retribuito.