Un sistema di aste immobiliari pilotate al centro del raggiro che ha coinvolto i Vieri
Bomber prolifico come pochi altri nella storia del calcio, attaccante molto ambito dalle migliori squadre del mondo (Juventus, Inter, Milan, Atletico Madrid) ma con un palmares piuttosto ristretto, personaggio goliardico e noto tombeur de femmes (Elisabetta Canalis e Melissa Satta tra le sue conquiste), Christian Vieri detto Bobo è anche famigerato per la facilità con cui si infila in affari che si rivelano fallimentari e disastrosi per le sue finanze.
Ricordiamo infatti che all’inizio dell’anno Vieri è stato inserito nel registro degli indagati, insieme al socio Cristian Brocchi, per la bancarotta della sua linea d’abbigliamento Baci e abbracci e della società d’arredamento B. F. C. & co.
Ad agosto di quest’anno un altro incidente simile aveva coinvolto l’attaccante e il fratello Massimiliano: la coppia aveva infatti chiesto tre milioni di euro di risarcimento a un promotore finanziario e alla società di investimenti cui la somma era stata affidata affinché fosse incrementata.
I due non solo non hanno mai visto alcun guadagno dall’operazione, ma hanno dovuto dimenticarsi persino l’ipotesi di un pareggio dell’investimento iniziale.
Oggi giunge invece la notizia di un altro raggiro ai danni della famiglia Vieri (cui si aggiunge la madre Christiane Rivaux): il trio sarebbe stato coinvolto in una truffa riguardante l’acquisizione di appartamenti prestigiosi del centro di Roma (zona Piazza di Spagna) tramite un sistema di aste immobiliari opportunamente pilotati.
Truffati, quindi, ma prima di essere coinvolti in un illecito. A convincere la famiglia una gang i cui componenti si fingevano magistrati e finti commercialisti che vantavano agganci importanti con esponenti dell’Udc, carabinieri, membri della guardia di finanza ed eminenti personalità del Vaticano.
La cifra sottratta – strano a darsi, ma è così – graviterebbe sempre intorno ai 3 milioni di euro.
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