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Considerato uno dei migliori cantanti e chitarristi rock’n’ roll, Chuck Berry è stato anche oggetto di numerosi scandali e problemi con la giusitizia. Scopriamo la sua storia, personale e musicale, dagli inizi agli ultimi anni.
Chi era Chuck Berry
Charles Edward Anderson Berry, nato a Saint Louis il 18 ottobre 1926, è stato un cantautore nonchè chitarrista di successo statunitense. Cresce in Missouri in una famiglia di sei figli con padre imprenditore e diacono vivendo quindi una vita agiata e tutto sommato con una buona posizione sociale. Questo non gli impedisce però di avvicinarsi ai giri sbagliati e così nel corso della sua adolescenza si trova per diverso tempo a fare dentro e fuori dai riformatori a causa di una rapina. Il contesto che lo porta a delinquere è lo stesso però che lo avvicina alla musica e gli permette di presentarsi alla Chess Records raccomandato da Muddy Waters per iniziare la sua carriera.
Uscito di prigione, all’età di 21 anni, decide di sposare Themetta, la donna con cui successivamente mette al mondo la piccola Darlin Ingrid. Per mantenere la famiglia svolge lavori manuali di diverso tipo finchè all’inizio degli anni ’50, suonando con diversi gruppi locali crea una collaborazione vincente con il pianista Jhonnie Johnson.
L’esordio musicale di Chuck Berry
Scrive testi importanti che raccontano la sua adolescenza basata sulla ricerca di libertà. L’artista esplode nel 1955 quando incide “Maybellene” un perfetto mix tra rhythm, blues e rock’n roll. Alla fine dell’anno successivo il suo brano “Roll Over Beethoven” si posiziona ventinovesimo nella Billboard Hot 100 diventando a tutti gli effetti una star. Nel giro dei mesi successivi conferma i suoi piazzamenti in classifica con diversi brani che salgono anche in top 10.
Insomma, in soli tre anni l’artista scrive dei brani che diventano grandissimi successi e la sua fama internazionale è consolidata, ma dal 1959 il suo percorso artistico viene interrotto da una condanna a 5 anni in seguito all’arresto per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne. Berry richiede un secondo processo, accusando la corte di ingiustizia e razzismo, ottenendo quindi una riduzione della pena a 3 anni. Questo scandalo nuocerà non poco gli anni di carriera che seguono.
Chuck Berry tra musica e problemi giudiziari
Una volta uscito di prigione riesce a reinserirsi gradualmente nel giro musicale facendosi notare da gruppi come The Beatles e Rolling Stones, appartenenti alla cosiddetta British invasion. Nel corso degli anni ’60 pubblica alcuni di singoli compresi in “No Particular Place to Go, You Never Can Tell” ottenendo grande successo a livello commerciale. Tra i brani più noti di questi anni c’è sicuramente “My Ding-a-Ling”, un singolo che ottiene enorme successo. Nonostante la graduale ripresa, l’artista nei suoi concerti live propone principalmente i suoi successi degli anni ’50.
Chuck Berry torna ad avere problemi con la giustizia verso la fine degli anni ’70 quando viene accusato di evasione fiscale. Le due accuse precedenti lo portano ad essere condannato a quattro mesi di carcere e 1000 ore di lavori socialmente utili. Questa non sarà l’ultima accusa ricevuta in tribunale, tornerà infatti nei decenni successivi ad avere problemi con donne, ma anche con soldi e droghe. L’artista si trova negli anni a vivere anche grandi difficoltà fisiche portandolo a morire il 18 marzo 2017 nella sua residenza in Missouri.