A breve partirà la nuova fiction Mediaset 48 ore, con protagonisti nomi noti del panorama artistico italiano: Claudio Amendola, Adriano Giannini, Claudia Gerini e Maurizio Poggio. E' la storia di una squadra di poliziotti che ha il compito di catturare pericolosi malviventi entro 48 ore, tempo massimo stimato per non permettere ad un latitante di diventare introvabile. Nessuno può giudicare prima di vedere, ma una domanda sorge spontanea: ma cosa state combinando? C’è bisogno di rispolverare il mio post “Il discount della fiction: RIS al posto di C.S.I”? Facciamo un bel 48 ore al posto di 24? (per chi non lo conoscesse serial Usa di gran successo).
Questa volta, ad essere sinceri, la vicinanza tra i due prodotti potrebbe derivare solo dalla voluta somiglianza del titolo – e non dal contenuto che parrebbe differente – ma vorrei soffermarmi sul discorso che riguarda i serial americani e la nuova frontiera della fiction italiana.
Aldo Grasso, in una delle tante TeleVisioni, ha parlato del serial cult Desperate Housewives; lo ha descritto come uno dei rari momenti in cui si può non aver vergogna della tv, sottolinenando come i serial americani siano in questo momento la parte più nobile della televisione Eppure la tv generalista li maltratta, usandoli come riempitivi, spostandoli senza preavviso, arrivando addirittura ad invertire le puntate.
Questo concetto “grassiano” potrebbe però essere ampliato: ora il problema concreto è il tentativo italiano di copiare questi serial di successo servendosi tuttavia delle poche risorse a disposizione, sia in termini di budget, sia in termini di attori: ma soprattutto in termini di sceneggiatori. Certo, anche gli attori italiani devono lavorare per evitare una prolungata “cassa integrazione” (che per molti sarebbe assolutamente auspicabile), ma invece di proporre al pubblico false copie di prodotti ben riusciti, perché non proporre direttamente quest’ultimi?
Io spero che Mediaset, abbandonata la recente fase mistico- religiosa, non stia preparando una sua nuova collezione di fiction frutto di scopiazzamenti malriusciti, altrimenti tra poco ci attenderanno anche le Casalinghe dispiaciute con Elisabetta Canalis e Manuela Arcuri al posto di Desperate Housewives e i Dispersi di Samanà al posto di Lost.
Permettiamo a tutti, non solo ai possessori di Sky, di godere di questa risorsa televisiva: diamo più spazio ai serial americani.
Ci risiamo, Š in arrivo la fiction Mediaset “48 ore”
Pubblicato il 24/02/2006 alle 12:33