Cinque film da vedere sul Giorno della Memoria

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Il 27 gennaio è dedicato al ricordo delle vittime della Shoah.

Data scelta in riferimento al 27 gennaio 1945, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, nonché data di cessazione dell’Olocausto.

Il Giorno della Memoria

I crimini perpetrati a danno degli ebrei nel nostro paese sono una terribile piaga. Una macchia indelebile. Come indimenticabili sono i volti delle milioni di vittime di questa indiscriminata violenza razziale. E’ una delle parentesi più drammatiche del Novecento europeo e mondiale.

Una storia tristemente unica che ha visto l’Italia mussoliniana coinvolta in primo piano.

In una realtà globale ancora troppo frastagliata da questioni razziali e discriminatorie, minimizzare è un atto irrispettoso e umiliante. Bisogna porre fine a tendenze di questo tipo. Il Giorno della Memoria e le tante opere create servono a non dimenticare! Ve ne consigliamo almeno cinque: una volta nella vita vanno viste!

Cinque film per non dimenticare

Sarebbe una grave mancanza di rispetto non ricordare un passato con cui dover fare i conti.

Libri, film, opere teatrali, saggi: tantissime sono le opere dedicate all’argomento Olocausto. Testimonianze inventate o tratte da storie vere: tanti esempi vengono portati in scena per raccontare anche a chi non era presente i terribili crimini perpetrati a danno di ebrei e non solo. Tra i tanti capolavori, vi consigliano cinque film da vedere assolutamente: rispecchiano al meglio il valore insito nel Giorno della Memoria. Esempi che omaggiano un passato triste e incancellabile.

Il bambino con il pigiama a righe

Si tratta di un film del 2008 tratto dal romanzo dello scrittore irlandese John Boyne, scritto e pubblicato due anni prima. Contesto Berlino anni Quaranta, è la storia di un’amicizia dalle conseguenze terribili. Bruno, figlio di un ufficiale nazista, si trasferisce nei pressi di un campo di concentramento insieme alla sua famiglia. Il bambino, appassionato di avventure in mezzo alla natura, un giorno si allontana da casa e giunge presso le reti che delimitano in campo di internamento.

E lì che conosce e lega con un suo coetaneo, deperito e sofferente, solo e insicuro. All’insaputa della famiglia, ogni giorno lo va a trovare e ad aiutare: sono veri amici. Al di là del filo spinato c’è Shmuel, un bambino come Bruno, solo che è ebreo. E’ un bambino come tanti altri, solo che a cui è stata strappata l’infanzia e ogni forma di dignità e svago.

Shmuel ha perso il suo papà, con cui ha condiviso la permanenza nel campo.

Bruno è pronto ad aiutarlo. E’ bastato alzare il filo spinato che li divideva per andare incontro a un destino inaspettato e indesiderato.

il film è disponile su Amazon

La vita è bella

Memorabile film del 1997 di Roberto Benigni che gli ha portato anche la vittoria dell’Oscar. Il protagonista, Guido, è un ebreo costretto a subire gli orrori dell’emanazione delle leggi razziali, fino alla deportazione. Partirà insieme a sua moglie, Dora, l’amatissima compagna che non abbandona la famiglia in un momento così delicato, nonostante fosse chiaro quello che avrebbero vissuto. Con loro il piccolo Giosuè, l’unico ignaro del significato dell’Olocausto.

Il merito è del suo papà, che gli fa vivere un’avventura del tutto magica. Lo protegge dalle infamie tedesche, consentendogli di prendere parte a un gioco avvincente: chi arriva primo vince…

Schlindler’r List.

Di Spielberg del 1993, dedicato e ispirato a Oskar Schindler, industriale tedesco che si arricchisce approfittando del divieto imposto agli ebrei di svolgere attività commerciali , anzi, servendosi degli ebrei del ghetto di Cracovia come manodopera nella sua fabbrica. Tenendo contatti d’affari con le SS riesce a proteggere la sua fabbrica e, raggiunto da un senso di umanità, a proteggere i suoi lavoratori ebrei riuscendo, alla fine, a salvarne più di mille dal destino della camera a gas.

Train de vie

Di Radu Mihaileanu, del 1998, è ambientato in un villaggio romeno in cui gli abitanti, giunti a conoscenza delle deportazioni naziste a danno degli ebrei, creano un finto convoglio ferroviario e si travestono da militari tedeschi con l’intento di raggiungere la Terra Promessa.

Il pianista

Di Roman Polanski, del 2002. Un talentuoso pianista polacco si ritrova a vivere nel ghetto della città di Varsavia dove, uno dopo l’altro scompaiono i suoi famigliari che vengono deportati nei campi di concentramento.

Rimasto il solo sopravvissuto cerca di sopravvivere nascondendosi ai nazisti.