City Syndrome, come difendere la pelle dall’inquinamento

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La City Syndrome è un fenomeno che si diffonde sempre di più nelle metropoli di tutto il mondo a causa dei veicoli in funzione e delle industrie.

Esso è caratterizzato dagli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico sulla salute e la bellezza della pelle. Il termine è stato coniato da dermatologi newyorkesi, ed evidenzia uno stress cronico che incide negativamente sulla giovinezza dell’epidermide, causando infiammazioni, imperfezioni e un invecchiamento precoce.

Pelle in città, gli effetti dello smog: in aumento infiammazioni e invecchiamento precoce

L’ambiente urbano, che è caratterizzato da un concentrato di smog e polveri sottili, è responsabile dell’aumento delle infiammazioni cutanee e dell’invecchiamento precoce.

Sono stati condotti degli studi dalla California University e i dati sono stati successivamente pubblicati su riviste scientifiche, evidenziando l’aumento delle irritazioni cutanee e dei pruriti, soprattutto in contesti urbani colpiti da elevati livelli di PM 2,5, che è la classificazione numerica data alle polveri sottili in base alle dimensioni medie delle loro particelle. In Cina, ad esempio, l’inquinamento atmosferico è spesso associato alla diffusione di problemi epidermici, come l’acne post-adolescenziale tra gli adulti.

Secondo le ricerche, la concentrazione di inquinanti atmosferici come PM2.5, biossido di azoto e composti organici volatili è direttamente riconducibile alla gravità continua dei problemi cutanei. Queste sostanze nocive penetrano negli strati esterni della nostra pelle, causando diversi danni che vanno dall’infiammazione alla compromissione della barriera cutanea, fino alla formazione di radicali liberi che accelerano il processo di invecchiamento. Il risultato di tutto ciò è la visione di una pelle opaca, disidratata, soggetta a imperfezioni.

City Syndrome: quando la pelle mostra i danni da smog

Il “City Syndrome“, però, non colpisce solo le grandi città, ma anche le aree urbane adiacenti agli svincoli autostradali. Le sostanze dannose presenti nello smog, come PM2.5, biossido di azoto e composti organici volatili, contribuiscono alla formazione di radicali liberi e alla degradazione del tessuto connettivo della pelle, accelerando il processo di invecchiamento cutaneo. Secondo l’OMS, il 91% della popolazione mondiale respira aria inquinata.

Come proteggersi dallo smog: la beauty routine anti-inquinamento

Per contrastare gli effetti dannosi dell’inquinamento sulla pelle, è molto importante correre ai ripari adottando una skincare adeguata. La cura quotidiana con detergenti specifici è essenziale per rimuovere i residui di smog e polveri sottili dalla pelle. Inoltre, l’uso di sieri e creme, contenenti sostanze antiossidanti e vitamine C, può contribuire a proteggere la pelle dai radicali liberi e a diminuire i segni dell’invecchiamento cutaneo.

La skincare anti-pollution è diventata molto diffusa grazie alla produzione di diversi brand che offrono prodotti formulati per proteggere la pelle dall’inquinamento atmosferico.

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