Argomenti trattati
Cosa mangiare per abbassare i valori del colesterolo alto? Quali sono, invece, i cibi da evitare? Esistono delle apposite diete per evitare l’aumento della colesterolemia nel sangue.
Il colesterolo, in ambito di analisi del sangue, ha dei valori grazie ai quali si può dire se siamo di fronte ad una quantità eccessiva oppure no nell’organismo. Per conoscere, quindi, i valori del nostro colesterolo, dobbiamo sottoporci a delle semplici analisi di routine. Questo è l’unico modo per sapere se siamo in presenza di valori alti oppure no. Non vi sono sintomi specifici che indicano un aumento o una diminuzione degli stessi.
Il colesterolo misurato viene indicato come totale. Questo vuol dire che è la somma di due tipi di colesterolo: il buono e il cattivo. Il buono si chiama HDL ed è anche utile al nostro organismo.
I valori del colesterolo buono si identificano come ottimali se si superano i valori di 60 mg/dl. Il colesterolo LDL è, invece, chiamato comunemente quello “cattivo”, poiché più pericoloso e indice di possibili malattie cardiovascolari e circolatorie, che possono provocare anche la morte.
Si consiglia di non superare mai i 100-110 mg/dl di colesterolo cattivo. Il colesterolo totale, infatti, dovrebbe essere minore di 200, dove per 200 si intende la somma tra colesterolo buono e quello cattivo. Se il totale è maggiore di 200, si parla di colesterolo alto, altrimenti no.
Il colesterolo alto può derivare da un’alimentazione sbagliata, ma non solo. Vi sono molti altri fattori che possono incidere sulla produzione di colesterolo da parte dell’organismo.
Quali sono? La pressione alta, il diabete, l’inattività fisica, la familiarità, il fumo di sigaretta, l’uso di alcolici. Inoltre, anche la presenza di trigliceridi alti nel sangue e una tiroide che non funziona bene. Si deve, inoltre, fare attenzione all’età, al sesso della persona, alle malattie e all’uso costante dei farmaci. Vi sono, ad esempio, alcuni farmaci che innalzano la produzione di colesterolo da parte del fegato.
Perché il colesterolo cattivo è dannoso se alto? Il cuore fa fatica a pompare il sangue, perché i canali diventano troppo stretti, poiché intasati da questa sostanza che nelle arterie diventa solida e dura. Queste placche di colesterolo possono staccarsi e chiudere completamente un’arteria. E’ qui che si verifica, ad esempio, l’infarto. Queste placche possono, inoltre, entrare in arterie piccole, causando problemi cardiovascolari. Quando un’arteria si chiude, gli organi e i tessuti alimentati da essa grazie ad ossigeno e nutrienti, muoiono.
E’ il fegato che produce il colesterolo ed è anche l’unico che lo può ridurre. Va da sé, quindi, che un fegato affaticato produce più colesterolo e ha difficoltà a smaltire quello in eccesso. Vi sono degli studi di carattere internazionale che hanno messo a confronto gruppi di individui provenienti da diversi tipi di paesi. Si è studiato il tasso di cardiopatia con l’ipercolesterolemia. Ciò che è stato scoperto è che esiste davvero una correlazione tra l’aumento del colesterolo ed eventi ischemici e cardiovascolari (del calibro di ictus cerebrale ed infarto del miocardio).
Sono state studiate le abitudini alimentari per 25 anni di oltre dodicimila uomini, di età compresa tra i quaranta e i cinquantanove, in sette paesi diversi. Questi paesi sono l’ex Yugoslavia, Grecia, Finlandia, Italia, Usa, Paesi Bassi e Giappone. Il Giappone aveva il tasso più basso, mentre la Finlandia il più alto. Dallo studio è emerso che i due fattori di rischio maggiori sono stati l’ipertensione e la colesterolemia, a loro volta in rapporto con il contenuto di grassi nella dieta.
Vediamo, adesso, quali sono i cibi da evitare in caso di colesterolo alto. Vi sono dei cibi che, almeno nella prima fase, dovrebbero essere banditi dalla dieta. Altri, invece, devono essere consumati con moderazione. Altri ancora che, invece, sono consentiti e consigliati.
Tra i non consentiti dobbiamo annoverare tutto ciò che riguarda i grassi animali, come il burro, strutto, la panna, il lardo, lo yogurt intero, il latte intero, i formaggi grassi.
Da evitare anche il pane confezionato con burro e strutto, nonché i vari tipi di frattaglie animali (cervello, cuore, fegato, reni, rognone). Non sono consentite nemmeno le parti grasse delle carni e gli insaccati. Banditi anche i superalcolici e la maionese, con altri tipi di salse elaborate.
Tra gli alimenti da consumare con moderazione, invece, si considerano i molluschi e i crostacei, da consumare non più di una volta alla settimana.
Semaforo arancione anche per la pasta all’uovo e per i prodotti da forno che contengono le uova, al massimo due volte alla settimana. Il vino può essere consumato in minime quantità.
Infine, vediamo gli alimenti che dovrebbero essere consigliati o consentiti. Vanno bene il pane, la pasta e il riso integrale. Bene anche i legumi, che si possono consumare da un minimo di due, fino ad un massimo di quattro volte alla settimana.
Preferire il pesce almeno due o tre volte alla settimana, la carne con moderazione (meglio bianca e magra). Via libera al pollame, purché senza pelle e agli affettati magri come il prosciutto cotto, speck sgrassato, bresaola, affettato di tacchino.
Gli affettati andrebbero consumati al massimo due volte alla settimana. Una porzione al giorno di yogurt o latte magro, magari a colazione, è consentita. Vanno bene anche i formaggi freschi o light, nonché tutti gli oli vegetali (polinsaturi o monoinsaturi) come l‘olio extravergine di oliva, l’olio di soia, di girasole, di mais o di arachidi.
Bene anche l’olio di riso. Dovremmo, inoltre, ricordare di consumare almeno due o tre porzioni di verdura al giorno e due porzioni di frutta al giorno. Va bene anche la frutta secca, che aiuta a diminuire il colesterolo presente nel nostro corpo.
La dieta per abbassare il colesterolo alto può essere utile. Si deve fare delle opportune distinzioni tra donna e uomo, in quanto le calorie per l’uomo e la donna sono metabolizzate in modo differente.
A colazione, si può scegliere tra un bicchiere di latte di soia o di mucca, con del pane e marmellata oppure con fette biscottate, meglio se integrali. Per il pranzo si può scegliere tra 200 g di legumi, 150 g di pollo con verdure, risotto o pasta alle verdure, pesce al forno. A cena si può scegliere tra carne, pesce o primi piatti, alternativamente al pranzo. Il pane è meglio di segale o integrale.
Più genericamente, non dovrebbero mancare gli omega 3. Gli alimenti che più ne contengono solo il tonno, l’aringa, lo sgombro, le alghe. Bene anche la soia, i semi di lino e tutti gli alimenti che contengono anche gli Omega 6, come il sesamo, tutta la frutta secca, il germe di mais e i semi di girasole. I cibi ricchi di fibre sono da preferire, così come quelli ricchi di antiossidanti.
I migliori cibi contenenti antiossidanti sono la frutta e la verdura, soprattutto di colore rosso e arancione. Questi, infatti, contengono la provitamina A e la C, oltre alla E.
Queste hanno un effetto benefico sul colesterolo, poiché ostacolano lo stress ossidativo. Da consumare anche i cibi ricchi di fitosteroli. Questi simulano gli effetti degli estrogeni femminili e, più precisamente, sono la soia, l’olio di soia, alcuni semi oleosi, verdura e frutta, nonché i cibi ricchi di lecitine.
La lecitina di soia, ad esempio, è utile nel controllo del colesterolo alto.
Migliorare i valori di colesterolo è possibile non solo con la dieta. Vi sono anche degli integratori che possono essere utili a questo scopo. Tra questi, ricordiamo il tarassaco, il carciofo, l’olivo, l’olio di fegato di merluzzo, l’olio di krill, il riso rosso fermentato, l’olio di germe di cereali, il guar, la pectina, la lecitina di soia, il chitosano, gli integratori di antiossidanti vitaminici e polifenolici, gli integratori di fitosteroli.
Il sito di Amazon presenta alcune offerte interessanti in questo ambito.
Vi proponiamo qui l’integratore più soddisfacente a detta degli esperti, i cui risultati sono testati. Il prodotto si trova in offerta, dunque risulta ancor più conveniente. Il riso rosso, come abbiamo visto, è utile alla riduzione del colesterolo cattivo, grazie al componente attivo chiamato Monacolina K, combinata all’azione di Fitosteroli e Berberina. La riduzione del colesterolo evita il restringimento delle arterie.
Ciò offre la possibilità di diminuire il rischio di sviluppare malattie cardiache.
Per tenere sotto controllo il proprio stato di salute ed evitare l’insorgere di malattie cardiovascolari, molti utenti hanno acquistato l’Home test sviluppato da Prima. Questo metodo consente di prelevare piccoli campioni di sangue comodamente da casa, in modo da monitorare periodicamente i livelli di colesterolo.
In alcuni casi, oltre agli integratori e all’alimentazione, il medico può somministrare dei farmaci per abbassare il colesterolo alto. Questi possono essere rappresentati dalle statine, ma non solo. Vi sono anche altri tipi di farmaci come la Niacina, la Colestiramina, le resine sequestranti gli acidi biliari, l’acipimox e l’Ezetimibe. Sono tutti farmaci che devono essere assunti sotto stretto controllo medico, perché possono avere effetti collaterali.