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L’Ucraina sta vivendo momenti davvero bui e i primi ad essere coinvolti in questa assurda guerra senza senso sono i bambini improvvisamente separati da una parte della propria famiglia chiamata a difendere il proprio paese, mentre loro ancora piccoli e innocenti, devono trovare riparo altrove.
Anche a chilometri di distanza, anche in un altro paese.
In queste ore sono molti i profughi che hanno raggiunto gli stati più vicini, tra questi, pronta ad accoglierli c’è anche l’Italia. Dopo aver consigliato le associazioni a cui rivolgersi per aiutare bambini, civili e soldati in patria ecco allora alcuni consigli su come fare per aiutare i bambini ucraini che arrivano nel nostro paese.
I bambini e più in generale le famiglie che arrivano dall’Ucraina hanno bisogno prima di tutto di un posto in cui ripararsi e tantissimi italiani, già in queste ore, si sono resi disponibili ad aprire le proprie case.
Se desiderate fare altrettanto potete rivolgervi alle associazioni più vicine a voi che, per esempio in questi anni si sono occupati di ospitare periodicamente i bambini bielorussi. Se volete andare sul sicuro senza incappare in eventuali truffe (purtroppo c’è chi ne approfitta anche in questi casi), potreste anche rivolgervi direttamente al vostro Comune.
Un’alternativa può essere quella di mettersi a disposizione come famiglia affidataria per accogliere i minori. A tal proposito vi consigliamo le “Mamme Matte”, donne, madri e professioniste del sociale sparse su tutto il territorio italiano ma unite da un unico e nobile obiettivo, che si occupano di prendere in affidamento i minori in difficoltà, a prescindere dalle nazionalità e dalla storia che si portano dietro.
Per qualsiasi informazione in merito o per dare la vostra disponibilità potete contattarle scrivendo una e-mail a emergenzamamma@gmail.com.
In queste ore chi è scappato dall’Ucraina lo ha fatto raccogliendo lo stretto necessario e dando ovviamente la priorità ai propri affetti, animali compresi. Proprio per questo è facile che siano sprovvisti di cose importanti come i caricabatterie per i propri telefoni, per mantenere i contatti con i propri famigliari rimasti in patria, gli assorbenti per le donne e pannolini, pappine, latte, ciucci e biberon per i più piccoli. Senza contare indumenti come biancheria, importantissima per l’igiene personale e le scarpe, soprattutto per i bambini più piccoli, che tendono a crescere in fretta.
Se siete disposti a rinunciare a qualcosa di vostro per donarlo a chi ne ha bisogno o se potete aggiungere qualcosa in più nella vostra spesa al supermercato, da destinare ai profughi ucraini, potete contattare comunità come quella di Sant’Egidio che si occupa di raccogliere tutto ciò che è necessario per facilitare quanto possibile la situazione a chi ha dovuto lasciare tutto alle proprie spalle. Riceverete tutte le istruzioni su come muovervi e quali beni di prima necessità radunare.
Anche donare il proprio tempo in queste ore è molto importante e se il vostro desiderio è dare letterlamente una mano sappiate che più mani sono sempre meglio di due.
Lo sa bene chiunque sia volontario in una qualsiasi associazione che si occupa di accogliere profughi che arrivano da ogni parte del mondo.