Come coltivare il mapo

Claudia Floreani

Studentessa di Lettere Moderne presso l'Università Statale di Milano, atleta negli 800 metri piani, capo scout, stagista presso Notiziario delle Associazioni di Varese, LaSettimana di Saronno e collaboratrice per donnemagazine.it.

Condividi

Il Mapo è un incrocio tra mandarino “Avana” e pompelmo “Duncan”, molto precoce.

I suoi frutti hanno una buccia molto sottile che resta in buona parte verde anche a piena maturazione. La polpa, giallo-arancio uniforme, ha un sapore gradevolmente acido.

La pianta del Mapo è apprezzata per il portamento elegante, l’ampia chioma globosa formata da solidi e fitti rami coperti di belle foglie sempreverdi, appuntite, coriacee e lucide. All’inizio della primavera, il mapo si copre di graziosi fiorellini bianchi dal soave profumo e diventa ancor più spettacolare più avanti, quando compaiono i caratteristici tondeggianti frutti di un’accattivante tonalità verde intenso.

Per coltivare un mapo sono fondamentali:

  • Mapo
  • terriccio
  • acqua
  • fertilizzante

In piena terra o in vaso (che deve essere ampio per uno sviluppo positivo delle radici), il terreno deve essere fertile e misto a sabbia, inoltre è utile aggiungere della ghiaia per evitare i ristagni d’acqua, sempre molto pericolosi per le piante.

Bisogna tener presente che il mapo teme il freddo e le gelate e cresce al meglio con inverni miti ed estati non eccessivamente calde.

Per questo motivo, gli esemplari piantati in vaso devono essere riportati in un luogo riparato appena la temperatura comincia a scendere troppo. Qualora si scelga di discorre il Mapo in un giardino o in un frutteto, si può piantare in piena terra, l’importante è che questa non sia troppo calcarea, compatta e povera di sostanza organica. Meglio un luogo soleggiato ma riparato dal vento.

Irrigazione e Concimazione. Bisogna irrigare periodicamente il mapo, intensificando le innaffiature durante i periodi di siccità.

Durante il periodo invernale è utile concimare con un prodotto specifico a base di potassio e fosforo. In primavera invece a base di azoto; in entrambi i casi si sparge il prodotto attorno al pane di terra in prossimità del tronco.

Passato l’inverno, ogni anno, si passa alla potatura eliminando i rami secchi e malandati con l’obiettivo di lasciar più possibilità di respiro e luce alla pianta.

Un consiglio: se si piantano due Mapo vicini, si ripareranno reciprocamente dal vento e il raccolto risulterà più abbondante!