Il polpo. Chi non si è mai trovato alle prese in cucina con questo mollusco e, se non si è molto pratici nel cuocerlo, si rischia un brutto risultato. Intanto, una piccola precisazione da fare è la differenza tra polpo, polipo, moscardino e polpessa.
Il polpo è un mollusco a otto tentacoli e su ogni tentacolo presenta due file parallele di ventose. Se le ventose non sono parallele siamo di fronte a una polpessa (meno saporita e meno pregiata, non è la femmina del polpo).
I “polipi” sono, per dirlo in modo facile e intuitivo, gli anemoni di mare per esempio, quindi ben diversi dal polpo. Il moscardino è di taglia piccola, ha dieci tentacoli e una fila di ventose. Detto questo, occhio a cosa ci vendono in pescheria.
Ma come cuocerlo se surgelato? Il polpo surgelato possiamo cuocerlo nei due modi successivi. Il primo: metterlo a cuocerlo congelato in acqua fredda (per un polpo da 1 kg circa 35 minuti), aggiungendo odori tipo carota, cipolla, sedano a pezzetti.
Ultimato il tempo di cottura lasciarlo per 10′ in acqua e poi farlo raffreddare in un piatto, in modo da farlo ammorbidire ulteriormente. Il secondo: farlo scongelare la sera prima in uno scolapasta e poi cuocerlo come si preferisce. Oppure cuocerlo congelato nella pentola a pressione.
Un consiglio: se si acquista del polpo fresco è un buon metodo congelarlo per qualche giorno, in modo che l’effetto del freddo faccia lo stesso effetto della sbattitura (che sfalda le fibre nervose) e renda il polpo più tenero quando lo si cuoce.