Abbiamo sentito tanto discutere sulla pillola abortiva Ru486, che rende possibile l’interruzione volontaria di una gravidanza (aborto farmacologico).
Ma come funziona questo farmaco?
Innanzitutto bisogna spiegare che la pillola è composta dal mifepristone, un farmaco che blocca l’azione dell’ormone chiamato progesterone, impedendo lo sviluppo dell’embrione.
Per far si che il farmaco funzioni bisogna procedere secondo due step:
1. la pillola viene assunta oralmente, non oltre la settima settimana di gravidanza (49 giorni).
2. Dopo due giorni viene somministrato alla paziente il misoprostol, un prostaglandinico, ovvero un elemento che favorisce lo svuotamento dell’utero e quindi l’espulsione dei residui embrionali.
L’efficacia di questo trattamento è assicurata nel 95% dei casi.
I rischi noti per l’assunzione della Ru486 sono i comuni rischi che si corrono quando prendiamo qualsiasi farmaco, come allergie a uno dei componenti del medicinale o malattie di vario genere.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, potrebbe presentarsi un’emorragia dovuta al sanguinamento vaginale (simile al flusso mestruale) causato dall’espulsione dell’embrione, che può avvenire anche diversi giorni dopo l’assunzione della pillola.