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Noi viviamo la nostra vita secondo aspettative. Ci aspettiamo sempre qualcosa dagli altri e in primis, da noi stessi. Facciamo programmi su programmi prima del dovuto e speriamo che i nostri piani si realizzino. Incosciamente, poi, pretendiamo che quello che ci aspettiamo ci spetti di diritto, che ci sia, in un certo senso, dovuto e che debba andare proprio così. Ed è lì che risiede il nostro errore, che è poi il più comunemente diffuso: credere che quello che pensiamo, proviamo o ci aspettiamo noi corrisponda a realtà e che anche gli altri la pensino allo stesso modo. E di conseguenza, sono qui che le aspettative vengono meno. Rimaniamo delusi e viviamo male, senza guardare al bello delle cose che ci accadono e al presente stesso. Come cambiare la situazione? Ecco qui di seguito i consigli su come gestire al meglio le aspettative verso gli altri per cercare di vivere più serenamente la vita.
Aspettative vs realtà
Si sa, è inevitabile pensare, fare andare la mente più avanti del dovuto, programmare, ipotizzare. Forse è proprio più forte di noi, ma non è neanche per colpa nostra o per qualche nostro particolare difetto. Il punto è che noi, per natura, siamo portati a spingerci con la mente verso l’infinito, a lasciarci andare col pensiero, a fantasticare, a fare castelli in aria. E il problema è che questi nostri desideri ed illusioni creano in noi aspettative che, il più delle volte, non corrispondono a realtà.
Le aspettative verso qualcosa o qualcuno iniziano così a prendere il sopravvento, ad occuparci la mente e tutto il tempo, portandoci anche a cambiare atteggiamento e noi stessi. Questo perché cerchiamo, consciamente o incosciamente, di forzare le cose nella direzione in cui vogliamo e ci aspettiamo che debbano andare, risultando così “costruiti” e per niente naturali. Invece, come diceva la canzone dei Beatles “Let it be”, bisogna lasciare andare, lasciare libere le cose di essere come devono essere, senza forzarle.
Ma questo approccio alle situazioni e alle relazioni ha grosse ripercussioni sul nostro stile di vita. Tendiamo infatti a vivere male, a non goderci il momento, a non saper apprezzare veramente le cose e di conseguenza, a rimanerci male di cose o atteggiamenti altrui. Magari poi questi non sono neppure voluti o non sono neppure pensati, ma siamo noi che li percepiamo in quel modo perché li abbiamo percepiti così e ci siamo creati delle aspettative. Al contrario, dovremmo iniziare a vivere seguendo quello che ci accade, senza aspettarci niente da nessuno e non dare nulla per scontato.
Come gestire le aspettative verso gli altri
Quindi, a questo punto la domanda sorge spontanea: come fare? Dobbiamo imparare ad allenare il cervello a non pensare troppo, ma soprattutto a seguire i seguenti consigli:
Liberare la mente
Le nostre immagini mentali e le nostre aspettative non sono altro che una proiezione di quello che era la nostra percezione da bambini. Un mix tra valori, ricordi, insegnamenti, azioni e atteggiamenti che abbiamo vissuto o che ci hanno trasmesso. Noi non facciamo altro che proiettare questi meccanismi, anche incosciamente, nelle diverse situazioni e relazioni che viviamo. Il che è sbagliato, perché non dovremmo avere, prima del tempo, pensieri già pregressi, preconcetti o percezioni.
Il primo step è quindi liberare la mente da preconcetti, esperienze passate o valori/credenze che ci hanno trasmesso fin da bambini, anche perché questo è sintomo di maggior stress. Dobbiamo imparare a vedere e vivere le esperienze e le persone nuove, ogni volta, partendo da zero, con il cervello sgombro, come una tabula rasa, e con più leggerezza. Bisogna saper accettare e vedere tutto per come è realmente e non per come vorremmo che fosse.
Concentrarsi su se stessi
Accettando le cose e le persone per come sono realmente, non forzando niente e nessuno e non creandosi aspettative prima del tempo, ci si libera del superfluo. Ci si sente veramente più leggeri, meno appesantiti da giudizi, sensazioni e forzature. Siamo così pronti ad aprirci alle novità, al bello e al nuovo. Ma questa “liberazione” ci aiuta soprattutto a concentrarci su noi stessi, a vederci per quello che siamo realmente nel profondo e a capire cosa di cui abbiamo realmente bisogno.
Dobbiamo imparare ad amarci di più, a mettere al primo posto noi stessi e a crearci la nostra felicità, senza aspettare che siano gli altri a darcela.
Vivere il momento
Infine, ultimo step è imparare ad apprezzare e vivere il singolo momento, senza chiederci cosa viene subito dopo. Di certo, all’inizio, questo meccanismo sarà un po’ difficile toglierlo del tutto perché noi, per natura, abbiamo bisogno di certezze e di sicurezza. E il fatto di fare programmi ci tranquillizza, ci dà quel senso di protezione e stabilità che ricerchiamo costantemente nelle cose e nelle persone. Ma dobbiamo imparare ad accettare l’ignoto e l’incertezza, a farle nostre e abituarci ad esse. Solo così saremo aperti e propositivi verso nuove cose e nuovi incontri.