Anche a me è capitato in passato di gestire le avances del capo, è una situazione molto complessa, difficile, si ha paura di perdere il posto di lavoro, ci si sente in imbarazzo e spesso capita quando meno ce lo aspettiamo.
La nostra ambiguità poi aggrava la situazione, perchè invece di far capire le nostre intenzioni rinforza l’atteggiamento del capo che in qualche modo si sente autorizzato a ritentare.
Se il capo poi diventa insistente, persecutorio con le avances, non molla la presa, in questo caso, non si ha più la voglia di andare a lavorare. A nulla serve evitare gonne, tubini, trucco appariscente, il quotidiano diventa un vero e proprio inferno che riportiamo anche in casa.
Raccontarlo agli altri colleghi ci sembra fuori luogo, confidiamo che in futuro prima o poi la smetterà. Ma se ciò non accadesse? Che fare? Bisogna trovare il coraggio e dire NO! Qualsiasi altra frase purchè chiara, è utile in questa situazione: “la prego di smettere”,” non ho piacere che si rivolga a me in questo modo” ” non ho interesse a venire a cena con lei”. Tutto questo è lecito affinchè siano stabiliti e rispettati in nostri confini.
Essere ironiche può aiutare ad alleggerire la situazione, una battuta ben detta, può far comprendere con chiarezza che non siamo assolutamente interessate alle sue avances. In ultimo se nonostante tutto questo non la smettesse, potreste rivolgervi alle Autorità, esiste una legge che tutela le donne in questo senso, è reato fare avances alle dipendenti abusando del ruolo di superiorità gerarchica. Fatene buon uso!