Come risolvere un conflitto

Consigli per risolvere in maniera pacifica i nostri conflitti

Le discussioni spesso ci portano in un vicolo cieco, entrambe le parti preferiscono stroncare la discussione adottando la posizione dello struzzo: nascondere la testa sotto la sabbia. Anche se la cosa buona di questa soluzione è che si evitano possibili conflitti, questa fa decadere qualsiasi tipo di comunicazione e, di conseguenza, di speranza di risolvere il conflitto. Lì per superare in astuzia l'”avversario” serve riprendere il dialogo dopo pochi minuti, ore o giorni di silenzio. Utilizzare il tempo di riflessione per affinare le proprie argomentazioni e capire quelle dell’altra persona.
Il modo migliore per risolvere un conflitto? Scrivere una breve mail riassumendo la situazione e le ragioni di ciascuno. Quindi proporre le soluzioni. Con la scrittura si eviteranno interruzioni e si potranno strutturare meglio le idee senza fretta.

•Calmare il tono

Perché piangiamo? Spesso per far sentire le nostre ragioni. È vero, è la soluzione migliore per avvertire ogni volta che vogliamo farci sentire da chi ci è vicino, ma in una discussione accesa è l’ultima cosa che si deve fare. Non solo ci rende rauchi, ma anche l’altro inizierà a piangere e più di noi per sopraffarci. È fastidioso e nessuno sente l’altro o ascolta. Senza contare che si perde di credibilità e si diventa isterici.
Il buon modo di agire è emulare i politici, che, come consigliato da uno stuolo di esperti nella comunicazione, la maggior parte delle volte mantengono il sangue freddo. Così prendiamo un tono rispetto al nostro partner e, soprattutto, non ci arrabbiamo. La nostra calma apparente lo destabilizzerà e così possiamo esprimere la nostra idea più facilmente.

•Dimostrare senso dell’umorismo

Avete visto come un piccolo scherzo può rilassare l’atmosfera in una situazione drammatica? Grazie all’umorismo vi sentirete bene e rimuoverete la ruggine al conflitto. Ciò non significa che il problema viene risolto, ma l’intensità del problema diminuirà e sarete in grado di ristabilire una comunicazione vera. Ma fate attenzione, a non confondere l’umorismo con l’ironia, che potrebbe irritare il vostro avversario.
La corretta modalità per procedere è trovare il tempo giusto per sorridere, dire qualsiasi sciocchezza o utilizzare l’intervento di un elemento esterno per deviare la situazione di qualche secondo: una suoneria ridicola del telefono, una sedia che fa un rumore raro, un lapsus, ecc.

•Mettersi nei panni l’altro

Quando entriamo in conflitto, tutti pensiamo di aver ragione e abbiamo solo un obiettivo: far valere il nostro punto di vista, che è il migliore per noi. E’ un atto di cattiva fede, perché dimostriamo di essere incapaci di mettere in discussione noi stessi e che qualsiasi mezzo è utile per raggiungere il nostro obbiettivo.
Per questo è meglio mettersi al posto dell’altro per capire e modificare di volta in volta i nostri argomenti. Dovrebbe essere il più equo possibile, non dubitare e di dire:«capisco perfettamente la tua posizione». Con questa frase, breve ma magica, risolverete il conflitto.

•Principalmente avere educazione

È evidente che non si devono utilizzare i peggiori insulti contro qualcuno che è veramente arrabbiato, con cattive intenzioni, e che non vuole sentire niente. O anche peggio, che minaccia. Perderemmo ancora una volta tutta la nostra credibilità se ci mettiamo al suo livello. Continuando così, crediamo che la discussione si possa risolvere solo come i combattenti di sumo nell’area circolare.
Meglio rimanere calmi e respirare profondamente. Ci diremo successivamente, più tardi in privato, che abbiamo alleggerito la situazione. Gli altri si dimostrano ridicoli ed arrabbiati e quando la crisi è finita ci dicono: «è già? Sei migliore? Sì?». Poi potremo riprendere la nostra conversazione in un modo più civile.

  • “Vedi anche:
    Controllare l’aggressività
    Come tenerlo calmo?
    Imparare a perdonare
Scritto da Francesco Vazza

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