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L’identikit delle capsule per il caffè, dall’origine ai giorni nostri, offre un’interessante panoramica sulle caratteristiche del prodotto. Osservato da vicino, questo interessante oggetto di successo ci permette di valutare forme e materiali utilizzati, scoprire le diverse tipologie declinate ai tanti sapori e aromi, mettere in conto le implicazioni ambientali considerando una fase di riciclo ancora complessa.
Le capsule del caffè dalle origini ai giorni nostri
Una storia di successo come quella delle capsule, segna una tappa importante nell’evoluzione del consumo di caffè. Il sistema in capsule nasce per merito di Eric Favre, ingegnere svizzero in forza alla Nestlé che, negli anni ’70, lavorò al brevetto con l’intento di rendere la preparazione, e di conseguenza il consumo della bevanda, più veloce e comodo.
Favre realizzò l’innovativo strumento, perfettamente sigillato, considerando la presenza dell’aria per ossigenare, e l’intervento dell’acqua e del caffè portati ad alte temperature.
Dopo una prima fase di studio, nel 1986 la Nestlé diede il via al ‘progetto capsule’dando vita alla Nespresso, una linea che è cresciuta nel tempo diventando uno dei brand di settore più apprezzati, insieme alla Lavazza a Illy e a Nescafé che ha realizzato una linea di capsule di successo come Dolce Gusto, reperibili su https://www.dolce-gusto.it/.
La diffusione delle capsule, e il successo ottenuto, sono supportati dalla facilità d’uso e dalla praticità con cui si prepara il caffè e, soprattutto, dai costi contenuti delle macchine. Meno vantaggioso il costo delle capsule.
L’uso delle capsule monodose è in forte crescita in tutto il mondo, mettendo in luce uno sviluppo che pian piano sta eliminando i sistemi di erogazione tradizionali.
Forma e materiali: com’è strutturata una capsula di caffè
La capsula è un vero e proprio guscio di plastica, alluminio o materiale compostabile, una sorta di piccolo cilindro rigido che contiene la polvere di caffè in forma compressa. Perfettamente ermetica la capsula conserva inalterate le proprietà e la qualità del caffè.
Le capsule vengono riempite con una precisa quantità di caffè macinato, e sigillate in atmosfera protetta. Si tratta di un processo che evita la fuoriuscita del contenuto e l’entrata di aria, umidità, caldo o altri agenti esterni che possono provocare danni, e modificare le caratteristiche del prodotto.
Le varie tipologie di capsule
In commercio troviamo capsule di vario tipo e misura, diverse tecnicamente e per gusto, sapore e miscela, compatibili e non, compostabili oppure da eliminarsi solo nell’indifferenziata.
Fra i modelli più diffusi presenti sul mercato troviamo le capsule Dolce Gusto, che racchiudono il caffè in un guscio semi-sferico. Il volume più ampio e tondeggiante del contenitore vanta misure superiori ad altre tipologie di capsule. Con una base di 5,4 cm e un’altezza di 3,5 cm, viene garantita la forma ideale per racchiudere 7 g di polvere di caffè. Il contenuto consente di ottenere un espresso intenso, ricco di aroma e caffeina.
Le capsule compatibili Nespresso rappresentano la soluzione più diffusa in commercio, con dimensioni decisamente piccole se raffrontate ad altri gusci. Con una base di 3,7 cm e un’altezza di 3 cm le Nespresso vantano una forma cilindrica allungata, che facilita lo stoccaggio. A distinguersi fra le proposte Nespresso sono le capsule Arabica di San Marco, e la varietà Respresso Oro, una preziosa miscela a base di Arabica e Robusta.
Una forma bassa e larga contraddistingue le capsule A Modo Mio, realizzate con una base di 4,7 cm e un’altezza di 1,7 cm. Apprezzate da un’ampia platea di consumatori, le capsule della linea A Modo Mio vantano varietà interessanti come la Miscela Nera Don Carlo, che si presenta cremosa e intensa, e la Leon D’oro Tre Venezie, dal sapore ricco, intenso e deciso.
Le capsule Lavazza Espresso Point risultano particolarmente robuste, realizzate con un tipo di plastica decisamente resistente agli urti. Un materiale così stabile consente al prodotto di mantenersi perfettamente integro, nonostante i tanti scossoni che potrebbe subire durante il percorso di consegna. Le dimensioni di queste capsule così robuste vanno dai 3,8 cm della base ai 2,1 cm dell’altezza. Fra le miscele più amate delle capsule Lavazza troviamo il caffè Crema Soave Tre Venezie, che sprigiona sentori di cioccolato fondente e cereali, e la Miscela Blu Borbone ideale per chi apprezza gusto e morbidezza.
Capsule: scopriamo come riciclarle senza pesare sull’ambiente
Per non pesare sull’ambiente è bene avere un occhio di riguardo al riciclo delle capsule, partendo da quelle in plastica, sicuramente le più difficili da smaltire.
Nel caso in cui il guscio che contiene il caffè sia di plastica, con linguetta in alluminio, sembrerebbe normale gettare il tutto nell’indifferenziata. Ma non è così. Se si ha a cuore l’ambiente, con un po’ di pazienza queste capsule possono essere trattate diversamente. Si procede scegliendo di dividere i vari componenti, gettando l’alluminio nell’apposito contenitore, la polvere di caffè nel compost e l’involucro di plastica, opportunamente lavato, nel contenitore della plastica.
Più facile il percorso per le capsule in alluminio che raccolte in un contenitore possono essere consegnate in una delle tante isole ecologiche presenti in città.
Quanto alle capsule biodegradabili, in genere realizzate in bioplastica, il riciclo è facilitato, e la capsula si getta comodamente nell’umido.