Come togliere sabbia dalle vongole

Le vongole, insieme alle cozze, sono tra i molluschi più usati nei piatti della tavole italiane. Entrambe, dal sapore squisito, hanno di contro un fastidioso metodo di pulizia che, se non svolto in maniera accurata, si rischia di mangiare gli scarti del mare, tra sabbia, alghe, e per di più (se non cotte bene) parassiti.

Le vongole si trovano nei fondali del Mediterraneo coperti di vegetazione, fino ad oltre i 20 metri di profondità. Hanno un costo maggiore rispetto alle loro compagne di scoglio, cozze, in quanto sono meno reperibili.

Pescare molluschi di taglia inferiore ai 2,5 cm è ritenuto illegale in quanto la vongola non sarebbe in grado di riprodursi e se non si rispettasse tale divieto verrebbe compromessa la prosecuzione della specie. Per questo motivo, spesso nei mercati del pesce e nelle pescherie si trova la specie Venerupis philippinarum, più comunemente “vongola filippina”.

Ma vediamo ora come cucinarle:

Far spurgare le vongole immergendole in un recipiente d’acqua fredda facendo in modo che restino un dito sott’acqua e buttarci del sale fino.

Strofinare le vongole tra le mani lasciandole immerse nell’acqua. Ripetere l’azione più volte per circa mezzora. Noterete che l’acqua si riempirà di sabbia.

A questo punto, versare i mitili in un colapasta e risciacquarli sotto acqua corrente.

Per assicurarvi che la sabbia sia andata via del tutto, poggiate sotto lo scolapasta il vecchio recipiente.

Quando risulterà del tutto pulito, quindi privo di grumi e sabbia, le vongole saranno pronte per esser cucinate.

Non resta che mettervi all’opera e..buon appetito!

Scritto da Anna Rita Di Lena

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